Compagni! - anno I - n. 2 - 1 febbraio 1919

COMPAGNI! 7 della cliasse borghese ed a questo'fine supremo dedicaYa tutJto 'il Ruo iugegno, la sua culCuTa, la sua. i:nstancabi'le attività fl!i ,agitatore. E l'inve1Y1,ione era altmsì... Hprecata! Qoondo Carlo l\f.arx fosse stato .... ,pangermanista, che oosa ne sarèbbe importato agli internazionalisti, ,ai fini dell'a loi-o oppo– sizione contro l'a :PO!iUca di guerra? La (< classe l> è . un fatto e non giù una dottrina marxista; l',111reg011ismo fra politic.a. di classe e politica dì naziçne .sorge da un aLtro fatto : la guerra, e non già da una qualsiasi teoria umrxìsta. V'è da SCO'.lllmettereche quanti siamo stati - in ogmi campo delr.attìvW:1 socialista - contJ·arl alla Jìo– litka. di guerra - non iSiamo a•ndati ad attingere le ra– gioni del nostro atteggiamento negli ,scritti, di Ma.rx, tan– che per H semp.hlcissìmo motiYo che esse ci iba.1'Z<ilvano evidenrti ed in copia dall'esame t<socialista ll dei f atti e aegti avvelliiimenti che sì sv,olgevano sotto i nost.ri occhi. In quanto poi a11e masse elle sempre :più cr escenti souo a-udiate :ra.fforza,nùo !'.azione del Partito· socialista, bisognerebbe avere il cervello microscopico di un filosofo peripatetico del Corriere o di ,a,!t1,isimili fogli per cre– dere- un so-lo momento che esse i si,ano m-0sse e ,si Ìn:uo– .vano perchè « 1-0 ha detto Marx >i! Ma., ,inso mma ... og ni :pruno ·fa siepe.' Se [l~ altro, la. •leggenda del pang.ro· m,rn=o òi 1\'fu.rx.poteva oorvdre di scusa e di giustifica .zio~ ai voltagabbana. A:nime can– dli:de e -,pure, come non potevano non 'l'ibeJ.lai'Si ad una coi;tcezione... •pa!ngerma'llista del Socialismo? Fu un mi– ra-colo di guerra. Ness11110 d-i essi fino al 2 agosto 1914 si em accorto che Carlo Marx fosse il Ilernhardi del So– <,<ia'lismo;twluno anzi, 'OOU i caJ:>scamìdeì marxismo, si era edrn.oota la ba.succia di un monumen:tuccio, come uu ,noto yinaio luganese si era. creata ,una fama di critico musicale col fischietta:re a proposito ed a sproposito i do, re, m'i wag.nerlrmi. Ma il 2 agosto 1914 illuminò tutta quella brava gente. El ,si ebbe la letteratura laskinia,na :– Ullia specie di truffa all'americana, od all'eredità 8I}a.– gnuola. Il metodo per foggiare il ,pangermanismo d.i ì\farx fu dì una sfacciataggine ta'le, che madame 'l'hérèse Hum– bert, la genial'e :iùnbrogliona, la quale chiuse nella mm oa,ssaforte un ;soldo fuori corso e 11-0idiede •ad inten– dm:e che v'era<no dentro milioni, si sarebbe morsicata le <lita ·.per invidia. Nel mucchio immenso di· scritti lasciati era Carlo Marx si a'lldò spùlciando con pazienza benedet- • tina e c-on·abilità gesuitica qua'lche frai,e che, staccata ed isolata da,1 testo, .potesse prestarsi afl'equiYoco, e pe– ,sca.to questo mozzicone lo ;;i. presentò come documento inconf utabile. Un esempio ,solo basterà ad illustrare il ,S>i&tema. Oarl~ :MBrx, durante la gue111'adel '70, -scriYe in una Jeth~1·a~! suo amico Sorge: « ... i francesi hanno bisogno di una lez.ioue tra.gica. per essere rigenerati i,. E presa questa frase ill se -stessa. staccata dal 1·e.sto deHa lettem. la. muta laskill'i':l·na .abbaia·: « Dunque, Ca~·l'O ~ian:: augµ,i;ani aHa I"rancia il disastro del 1870!ll. Si legga invece l:l frase collùgata al resto della lettera e se ne aw·à un significato opposto. La lettera è i-;critta i'l 1. 0 Rettembre 1870, quan<lo -l'e– sercito fra1ice~ è p.;1smto cli sconfitta in SCOIDfitta e non ostante· la .sfitata dì cUsa,stri Luigi Bonaparte regna· an– cora iJJdisturbato. Già, rispO'nclendo 1! 17 ago:sto ad: En,. gels. H qu:aare ,gti scriTéff,1 elle « la. débaclc i-n Francia sembr.a spaventosa, tutto è disordine, conuzione, furto•; ma -nonostante questo, '.un Governo rivoluzionario die .-enisse presto, ,r:on '<lo'vrebbe <lispe.l'are; è possibile elle potrebbe regger-e fino ·al momento elle, ,acquitsta,t-e armi ed organizzn ti 11uovi eserciti. potrebbe respingere il ne– mico fino alla 'frontiera, e sarebbe così la migliore fine della guerra, che i due Stati si d~mostrassero reciproca– mente· la loro invincibiUtà ll, Carlo Man: si era a·sso– ciato a questo ,-oto e scagliandosi -contr,o la 1JOliltica del Go.-~1"110· prusskrno aveYa espre!Sso questo gh1clizio cosi poco... iJ)a!llge,rma11i-sta : e, Sembra ehe :irH n'f)r,etiti sull' Alsuzia.-Lareua dominino in due Rfere: 1'a oonagli-a prussiana ed 'i bevitori dì birra 11atrioti della Germa– nia del" d. La. loro ,rea•lizzazione sarehbe la .più grande <li-sgrazh1 che' pot-essc colpire l'Europa ed in modo pm·- ticolare la GerIDania )). • , • Ed ,i! 1. 0 set.tie.mhre, dolorosamente .nwravigl1iato c-he ,... Pnrigi •non reagi~ca clayanti Io ,:facelo de.I p.'H:::-e provo– cato ·c1alla pazzesca politica bo11a,partist,1, ~criYe a Sorge: « L'attegi:ia mento {leplore,·ole di l',1rigi durante la guerra - di PaTig.i che anche ùopo queste disfatte ver- I iotecag inobianeo gognose 'COnUnua a 4a~c'iarsì governa.re dei mamalueclli di Luigi Bonapa1·w e dell'a vventuriera spagnuola Eu– ,genia - dlimostra come i francesi hanno bisogno di una lezione· tragica ,per essere rigenerati. Gli asini 11rus• si,aul non vedono <Sì.e la guerra wbtuia-Jometterà per fo:rz-a ad mm. guerra fra la Germania e la Russia, come la gum'l·a del 1866 ha condotto ad una f,'Ueirra tra. la Prus– sia e la F,raucia. Ecco ilrisultato più chiaro che ne aspet– to pe1· J1a Ge-rm~'llki .. n « 1)-russia.nismo" nOlll ha mai po– tuto e non, '[J-Otràmai esistere in avvenire che ,a'Jrean– d'O:Sì e sottomettendo-si alla. Rus,;ia. Questa seconda guerra ,prnvocllerà a.nelle una inevitabile rìvolluzione ro– cia-le in Ru-ssia i>. :E:: chia,ro :iiU quale senso C:.u'l'OM.arx iscriva che 'i fran– cesi. hanno bisogno di UJ1a tragica lezione peT rigene,. ra,rs'i da,lle OO'llseguenze di venti :J.1'ni di regime lbona– parbista? Ohe e,gti attende da una Tiscossa repuhb1iicana deJ.l:a Francia una fattiva opposizione alla politica r-a,,. rpi.nesca degli... a-sini ,pru.ssiani? Dopo &!dan; fa Fra-ncia abbatt-e l'Impero e ,procla.m,.t fu. Repubblica. Ed il 9 set~€'lllbre, Carlo :ìlfan; Tedige di suo puglllo il Ma:nifesto deWlnternazionalc, che è tntt:o Ull)lavigorosa requisitoria. contro G uglielm o e Bismarck, cO'.ll:trola borghesia. tedesca che « do.po a ver 'dato nelle sue loote per Ja Ubertà ciYile, dal 1846.a l 1870, uno .spet– taooJ-o senza esempio d'irrisoluzio ne, d'i ncapacità e di vigJiaccheria, è <lncallitata. adesso. di pavoneggiil1•rsi 1sul11a scena europea 3;tteggiandosi a ruggente leone del patrìot– tismu tedesco"· E tutta l'attività di Curio Marx, dopo la _proclamazfon.e de<J.laRepubblica ii;t Francia, contro la. politica d'i Berlino, è di un tale ... disfattismo interna– zior,alista e cl.assista, da farci domandare a noi, « di– sfla.ttlsti" deJ 1914-1918, .se veramente siamo syati degn:ù discepo1.i di tanto llfaest-ro! Val eva 1:a pena. di dedica're un libro a.ll' a confuta– z:LooL o del.la groosolana mi$l'!ific:azio~? ~ d ubbi o. 11:La .i:n– discuti bi'lmen te, Jean Lol!guet, rlspond~ndo ai d'etrat– tor:i di· Carlo Marx (1) ha dotata la lefu>ra.tura soci'a– lista di Ulll J1ibro che rimarrà clas'Sico. Vinto dall'argo. mento, egli ha tracciato un esauriente sa.ggio ,sWJ.'ic'o 1su'mapollitica interna.ziorui,le del marxismo. che ha due racr'i meriti: delia chim:ezza e della documenta:zJione. Lo storico fa. parlare i <locumenti; ma li .presentia nel l'oro testo in:teg,ralle. coJ'leg-.ati, inquadrati. neg!'l avvenimentii, in modo che ne dsalti •tutto il genuino significato. E la figÙra storica di Carlo ]\fan: ne balza fuoTì ingigantita - se possibile! - in -tutta la sua grandezza di 11ea1sa– torc e di agitatore, di e, uno di quegli uomin.i, i qua li 11:umo1sempre considerati i loro obbli-g-h1.erso l'umanttà co-mè più imperios'i e più alti che tutti quel'l!i eh~ po~;;- sero avere verso la loro ,patria. l>. . ' Ma un. ~mc-or rst1pertlore pregio ha il libro di Jean J;o.n;;uet. La ,star.i-a d'i Ca,rlo Marx è la storta. del Socia– Jtlsmo che ogg,i guida ,le rnl(l'Sseq_,roletarie del D1-0nclo iu– tiero e ne ispira l'opera claissista di riYendicazione eco– nomica e polJJitic-a.E nel libro di Jean Longuet; attra– Yerso gli abboll(lanti d ocum enti, dei qua'l'..i ru,c,!ti inedirt'.i, riviviamo In Yita u:git ,a.ta e glo,riosa d ella prima Inter– nazionale. dalla riunio ne pre:parato.ria di Lout~nl dr!il 5 ;agosto 1862 al CO'Dgl'e'SSO dell' Aja del 2 ~tt{'mbre 1872. II 5 agosto 1862 Jsl'iopera'i 1nglesi riunivano alfa « T:1- vema. dei Franco-Massoni il :Ln una (<festa· di fraternità ìnteruaz1ionnle dei .Jayoratori i, 'i delegati operai d,pJ]la Fr:anciu e delh Germania convem1ti a Lonr1ra in occa.• sione cleU'Esposizfone universale. E salutando irli ospiti, l'inlif<'se O dger affermava il' idea dell' i-n,ternaziona'lismo prol:e.tario : « Noi pensiamo che S«lmbiando i nostri 11ensieri e le nostre osservazioni con gli opera'i delle diverse nazio– m1'1ifa. a:rrivc•ren10 ipii1,presto a scopr1,re i, segreti econ-0- mid 'deUa .soci<'ti!. A'drsso .che ci siamo stretti la mano, SJ,Wframo 'Che Ci ·accorger<'mo eh<' come 11omi11i-,comP cit– taclini 11 come opera.i no-i abbiamo Te stesse asp;razioni e gli .•tessi i11terP.•si, e che •non permetteremo elle la no– s:tra fraterna all!et1117~'l .sia spezznt,'l dn coloro, i qua.Ii hanuo ìnterwise ~t disunirci: -•periamo olle 11oi froi;crc,no q11alcl111 mc.:·~·o -interna.~io11ale di co11wnica~•ion.e e c-he Ò;mi giorno ~i f01·ge1·,1 11n m10Yo nnPlJ() delln catena d'a– more che unirà i. lavoratori di tutti i. paesi)) L:i prima Jllkrna7,iona l<• morì ne-I 1S72. ucdsa. da,l coniUtto frJ. 'f--'fJC:ialif<ti cd anarchici: la setonda Interna– zionale agonizro nelle braccia dei soc:i\81-nnzionali, che ) I

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