Compagni! - anno I - n. 2 - 1 febbraio 1919

) OOMPAGA'l1 Partito sociaH~ta, in ItaJia dono la Comune- si pose in antitesi specialmente a quc1 repubblicani che ne 0 gligevano h1 questione economica. Era JJaturale cho allora da_ noi si negasse la que– stio~ politica e si l'ipt1diassero per conseguenza i mezzi legali. Ma gli altri mt'zzi non sol!> si predi– cavano ·in astr atto, si tentava anche <l'impiegarli. lnd,i i tentat.iv, i di Bologna e .di Benevento. L'in st ìccesso; l'esperienza, ·l'impo-rtanza assunta dal Socialismo, e la, riconosciuta inflnmza. della forma politicn. snJlo svilnp,po e solubilifa ,del pro– blema ec.onomico,, ci fecero domun.dwro se, malgrad'o i nostri ideali, lontanamente anarchici - poichè nes· sùilo crede ehe l'ana,rchia possa impianta-r.<;i <la oggi a don1ani - non comrcnissc servì-rei ·,della politica come mezzo per ottenere a,lcuni di quei migliora– menti che detcrmina.ssern, nelle cla-ssi ltwora,tnc1, un ,piii rapido svci.lup,po<lel,Ia loro coscienza indiriz- 2a.ridosi a'l S_o:ciaJismo. Questa non fu· la evoluzione di Tiz io o <li Caio, ma fu generalo de'! Partito, il qua.le aoéol2!l tra le armi utili l'agitazione -parla– menh ir~ ed: elettorale. E badate, i primi iniziatori dell'organizzazione soda.lista in Italia- furono, ap– pm1to l!'riscia e Fanelli - due dc,puta,ti, a,i quali nessuno mai •propose, che, perchè tali, si togliesse la stuna -tk'l Partii-o; che, anzi, se in Pa,rlan1ento essi, ft!l'ono quasi impotenti, 1'imasero_ pur sompre d:ei nostri migl'.i_o,ri .compagni. Sarebbe, adunque, as– surdo che il Pa-rtito, socialista-a,narchico nel fine, ri- e. voluziona,rio nei me,zzi, Ilh'l.avc11do accettata Ja, coop<'· s razione d ei -mw.·zi -log-ali, si fa~esse ad e~clu,d·cre un meto.do già ·d& esso ':.'l<dotta-to.Il tempo delle prime aasoc ia,:1.ioni pa.radossnJi e violente è passa lo•; con– viene ora allargare il campo :della nostra azione g,iovan-doci anche <lr-1 suffragio :\.11a.rgato .da. noi stessi cal·dcggiato,. E ciò può f_?,rsi appunto mercà la co:aJ.izione con altri elementi democrn..tici, -coi quali, ,sebbenn diversi s:ieno i nostri uHimi ideali, abbiamo ·purn per nn buon tratto ,di cammino. un medesimo terreno di_ lotta, un _campo di riven,dica.. ziomi comuni. E con questo metodo, -che pievalse in Romagna, organizzammo, per esem,pio, quei -comizi contro 1'ammo11izione che non può dirsi che sièno rimru;ti infrntt,uru,i, poichè oggi in Roma,gnà; non si danno quasi più ammonizioni pol.itichc. Si dia a-dunque alla questione politica, l'importa-nza ch'essa·. ha, - non idi più e non <li meno - non •dimenticando ma-i d1e la questione politica- devci es5cre sùbordinata al-la, qucstfone economica. Anche in Russia. dal 1eeo al 1870, i giovani so– cialisti sdegnando la questione politica, anrlaMn.o nel povolo, si facevano ope rai a p_uro scopo -di pro– pa.ganda, ,distribuendo stam, pn.ti p~r formare grada– tamente la. poscienzai nuoYa -del popolo nisso. Ma perscguit~fÌ dal Governo, condannati alle minier~ e alla ·morte, essi videro tutta la importanza sociale deJ problemar politico, ·videro cho repubblica è mo– narchia non si POUivalgono, clie un po' ì'li libertà di più non sarebbe @Porflua, e allora il partito ultrarivolnzionario •ùi B.akonnine, coalizzatosi con la parte più colta <folla borl,s'hesia, accettò un pro· ,gramma rad'irale-·politico, nel qua-le si inserissero la libertà ·<li associll!Lione, di riunione, di stampa e' tutte quelle altro franchfo;ie che sono, almeno a pa– role, :riconosciuto negli Stati d'occidente,. La stessa evoluiZrone per cause analo.gne, sebbene non ugualmente; gravi, Ri è verificata in ItaliQ. - • • •E prima si parlò di una cand,i,dat.ura-protest.a. poi l'idea si· allargò man mano sino al concetto· di un deputato c-he, entrato in Pa-rlamcnto, v.i facesse quel che p(S.eva a pro· dei nostri ,pr,ìncipi e si scr– v;i.s.;,epoi delle franchigie di depufato pc.r una più utile 12rop:1ganida in ,sen,) alla n_azionc, cooperando con v,1agg.i e (.-Onforonze allo, sv1lu~·po rlcl Partito democratico, nell'intento 'proasimo d-'·un cambiamento dL Govern?, che., pm:~ sareb!JC un pa,sso ve.rso ideali r.tlU remoti. E-d e 010 che 11 d~putato soc•.rn.lis-taha fatto fin qui. • _Fu :posto il quesito se il deJ)'ntato socialista fleve :f.ftre,,il legi;:latore. E' certo che non lo deve essere se ; ;~•,'' 4•fj' giuramento, 1)~rchè llOJi clo;rì't eo11triobfrè a, dar u'r, colpo di piccone a f{tiel nidere tilt rocdio evo ed a)Jrire le Yie dell'avvenire? Demolire è ,!?ensì opcrn di lç_gisJatorc, ma di leg,islatore ,rivoluzionai'io c non 'l'i è alcuna contra.d;; dizio11e, in questi casi, tra le <luo paro.le. Nè in 9gni parte i.l1Ita.!ia gi0rnno gli stessi mezzi di batta.glia. Lo ,dottrine assolute sono funeste. :Bi– sogna lasetiare campo .allo iniziati rn locali e favo• rire, collo preparazioni più acconcie, gli scopi ultimi e comuni, a.bbandonanLlo lo misere divi.<;ioni -di ':me– to,d,i e di persone per cwivcrgere Jq, varietà dei mezzi a-1 fine voluto. Valem sostiene l'ol'C1inP rlcl giorno Monticelli perchi· vuole nel ,deputato socjaJist,1, null'a-ltro eh~ una, •sferza; il tnandato dev\:,~~cro,:ristretto ed nssb, luto; il .deputato non deve dfrènfare il poÉs.ibilistn.. La ques1iu11e del g:iuram.çnto è oziosa per .c,hi"non è e-redente, e come -ta1e non- può attribuire, ad una vuota formula, alcmna importanza-. • . Uogta, - L.'or,dine del giorno. Monticelli uccenna. al timoì·e c-he il deputato. socialista si guasti ·.nel– l'ambiente corrutt.oro di Montecitorio. Ma a quale titolo si considera il Parlament-01 Certo,. perchè è istituzioìfo borghes,~. E allor3r ttitta la sooiet-à ,bor– gliesc è corruttrice a un modo o il• noi non dm.aue al_tra via che quell a ,dei can venti \C •delle solitudini. B1sogm1 avere un con rct.to assai 'basso dell',unmna; diigmtà prr supporre clie i l C:Olllaito con deputati ,e ministl'i PO:ssa sciupa,rci. Ciò è più rPtorico e.be sol'io. Chi,, anzi; è appunto la- !tliret1a, <.:onosc~n7~'l. degli intri.ghi govenrnt-ivi e htddentr.a1'ci neJl'am– biente parlamcn_ta,ro che solo ç:i può a,prin~ gli occhi ul rnocl? .cl_1e. sy.\mo .go\·frnn-11 .. Qna nt'?' alle persone corrnmp1bih, a1 rnratten dubbi, non e la IllCdagl.ia di d€'putato clw li fa tali; rlepntato o no, basta. l'off!1-ct1c un miui,;IJ·o o . un questore getti loi:.o per toghel'li dal nostro par11iu. _ Quell,'acc:-nsa cho _ci si fa <;i'illud«,rQ il po,polo, sarebbe vera se fossimo a!1ùati al Patla-ment.o di– cen·clo al popolo: -- Aspettate la vostra emancipa· zione dal Pa.rlanwnto; ma noi' dicemmo che si. an– elava in Parlalll{!nto pe1' alcune riforme utili come. me;zzo di lotta, o in secondo I uogo per dimostrar" _al pops;,l?, an~ora W1Jso sul possjbili_ benefici par- . lamentan, la incon 1stenza ,delle 1llus10ni. • .cl.Ile 1~e111sio1_vi, s11_ ccedr 1·0.-nno le_ .rj,eli~siom·, e.et il popolo -~i conv~ncl'rcr;. dd.lr: , 'fl[Ces.~it(t clt prot·11edere: radu:n,{mcnte a1 cas, s11 .01. 1',' t1-t8te d.ovt'r te-nta1·e " q-ar-<tci prova, ma. è inevi'laln'te. • Si aecusa il -cTrputn.tosocialista di non a,ver a.ffcr– mato nulla., fin qui, nel ,Pa·rJamento. Aspettv.te le, occasioni. Certo egli non può rendersi ridicolo 0011 i11giu- rie e sproloqui intcmpeslivi. . • A_tiendctc, ad1;111que, l'occasione -delle leggi sociali ~o~-ti, deUe quali nel complesso noi nc~hiamo l'uti-_ htti, e combatt~rcmo. Allora J?Otret~ grndicare. . ço11;clu.d,o:1 ~1sodel _,,;uffrag10 umversalo non 1111• pedi, rn I, ranc,ia., le giornate cli luglio, e l'esperi– mento narlainentare non impedirà ulteriori svolrri- menti d'ella lotta sociale. 0 . ~ì~nda,1·e deputati a,l P~rlamonto nd aJ rmarc i duith_,dei popolo, è una dichiarazione di gue,na, non gia una, -resa. . Dop~ il discor:io fli Costa. si passa afo1 -votazione d_ell'ordrne ·del p:10rno Monticelli, che è rc~JY,inio,e s1 aRproYa. quello Dc Fra,nceschi, concor.dato i:a questi lerm1111: « I! P~-rt,ito soca-lista, miJa.nesc non .può ndo'i.1:are met<;iÒ!a-ssol_uti_ d'indole pratica, ma deve a,dotiare t.uth 1 mezzi. d1 lotta, possibili, -e che Fa.ttuazioùe, fina,le delle 1dee so'cialiste non è po ssibile se non per me_zzodella, mxoluzione popola.re; , n:conosce pcrtant.o cl w nrlle lo tte elettorali e nel Parlamento vi è un campo fecondo, per ia: pro. pagandn, sodàlista; • , ciò ,importi ,dedizione o r~nun~ia a,i provrì principi, ma rperchè se.., i,,<li-1TI:p.1n, ,,.1 vota sulla leg(&~ -d~ che. i, pro.grammi minimi possono giovare alla op.p?rt}1mta de,lla iot1a elettorale, ma," non deYono cosht~1·e lo s~opo U111co ,dell_apropaganda nel Par– lamen-co; che 1_! -depuktto socrn.lista deve, estri:useciHe , s~ tuito nei seguenti modi; • bibl iotecaginobianco • "

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