Compagni! - anno I - n. 2 - 1 febbraio 1919

CO J1 F_,4 ~tN l! che ,chi .lo dirig,eva aveva patito carcere pel reat,o di, cospiÌ·azionè 1-iel pr-pcesrn cl.egli internazionalisti ,tl.ù 1 Este, .e ancora pel' fatto che la polizia lo aveva pl'o_posto .all'amnionizione, 1jer la su.a eloque.nza ,p'.i'a-na~suadente, immagi,nosa,, a \~olte inrue!).te, ma che si .ra,ccomanda,va, di frnquefflel a,lla storia., all'epi– s·o~io, al pa1·ag,on.>, per qu~B~e ~ue qualità era riu– sc1t0' ,ad av,qr at1J!n·no .i ,lui: Paolo V ::tlera, che si eni, in- Allora affefmato nel ·C:11l11J}JO letterario colla i.lfila-no'' sconoscù1tt1; Dossi Ernesto. panucchicre, uno <lei firmatari del primo manifeito del Pai"tiJu o-peq,io;- Gal!i Ambrogio, il garibaldino deturpato da, una b2.ionett~ta _au~triaca, _il partecipante, J1,ni- .m.osD, delle cosp11:az1on1 e delle bande mazz.1man<' dal ;I.868 al .. 1872, anch'egli tra i firmatari. de-ll'accen– nato manifèsfo, ed altri, quali De l\fagri. De Vit- tori, Cova. • Il processo, ovvero l'ad:nnanza che .,doveva. giudi– care An.à.rea Co·sta-, si t enno il 18 febbraio- nella st-cssa- ,sala del Circolo opera.io, OV,('. i ·democratici a,veva;no oppugnata, la costituzione del Pa.rtit(I ope– raio. La cosa €l'a cli buon augurio. • Tra chi serba fede ai metodi in,n.n-rrziona-li, e chi tende all'organizzazione -della classe e a1la conquista :dei ,pubblici poteri, la que~tionc sì substanziava nei primi atti del deputato socialista. Costa, be~chè non invitato, pochi minuti prima. <:he cominciasse l'adunanza, accompagnato da alcuni amici, comparve nella, sede del CircolO opera-io. Indossava un piccolo man'tello tra il bleu ed il nero ed: aùw,1 un copricapo all'Oberdan. IÌ- suo isg;uardo acuto, penetrante, dominava l'a,s– ; semblea,. tanto che - come notò la Plebe - gli av. vcrsari fifrono piti miti che non il cartello <li sfida d·el T1'to • Vezio. E,r a presideinte Enrico Bigna.1ni; funr!ionava. qua.le segretario Filippo Turati. • I d-01i1enieani ròs~i parlano, discutono, esami– nano, _an.a,lizzairojsottilizzano;· bizantin•e$'giano volen– tieri, o il veYba e d'eJ.l'adunanzà s.e ~ Ja prova che il dis,idio tra an·archil:!i e ,spcialisti è di ~'ecchia data, è ancora testimonia,nza "iva della ·lar5hczza e ~olleranza loro nel tra-ttare anche le que,tioni spi• -Jose, quando la stima ed il rispetto reciproco fo ·fanno superiori ·alla volgare diatriba.. o contesa <li personf'. ,~, . C~rlo 1\{ontic{'lli, quale pubblico accusa tor-e. co• nrmc:o cnl non trovare éo~a corretta. la ;presenza, ·-,-Ji Co',!.:; in m1 'adunanza ove 81 -tratta della d·i lui -,t1Hm-;:::-"~=' d10 potrebbe _pe_l'cii, ~ff~n1.-lcrè la __.ùi luf !u•ccttilJiÌJit.", :''bbene 9u~ bl_ voglia far qtw,twno di iwincini' e lll<'l -élo unz1che rJ1 pr.rsone. . _ •. • Doi10 b1·c\'(• \! :;cu,,11.1n<.J ç o~setvaz10ru .da, Yane ,parti,· C'\-irla, 01_,_::'tionr; di. me(od? e qndla pers~male sono·in,ep:i.r11\n11, e c,10 Hl 0°·111 mode, non_s1 po– trebue rond,.nnare li~ suR condoUa senza 3:,,,e,rlos-en– tito, l'a$iClllble;:1,clcc1d-e. che Costa debba rimanere·. , u·osla osse.l'\'a cho _per l'onl~nc clell'.1-<li~Cll;'-S~one deve. prima dibattersi la qucstione de1 p,nnc1p1 se l'ao·itazione pada1rnmtar-e l>ia fruttuosa ccl in qual mtdo debba co.ridursi: soltanto dc,,po aYe1,-;deeiso ,u questo punio si potrà discutere ut_ilrnentc se l a. sua, col1!dotta sia, staia cor1:et.1': o. nq, 11~ La-so allo de.cl– sioni prese sulle questioru eh ma'i51rna. ]Jignanà, 1iresidentc =. - _La:q_ue~ione -~i princi– pio fu gi~ r.isol~a, :per 1. socialisti m1lanes1. quando· essi, quasi unar~1m_1,dec1~cro portar~ u_na l~ro can– didatura e si drcluararono favorevoli a clrn 11 -d~µ-u– tato sociali.st1i potesse gi-urnre per entrare in Parla– mento; -e pui1 ,pa1·cr:i stra,no con~c quegli st~ssi_che res.·pinsero allora, nmanenclo m1norrunza. l 1rn1neg-o della lotta elcttOirale e l'agitazione parlamentare, chiedano oggi_ del St\O operato a quel çfeputato socia– lista che c:,.si non neonoscono; tnttaYrn, for~, que– ista dis.c-u;,sionc non csarà inutile .. J/onticeili. - Noi •anarchici siamo contrari a.lla partecipazione alla Yita parlamentare, perchè l'am– uientc J):u1amentar <', p er "'PL'rÌ-eni?.a,fu riconosdulo eorrnttore. sciupa, to.rc di uomini; e perchè, rncnu·e si p1•er1 :cano la l o tta elettorale e i mezzi .legali. si illude il po-polo ù lo si distrae dal suo vero obbicl- . bibliote I aginobianco tivo,. ehe è l'emanci;paziono economica che coi mezzi Jega,li lll}n s i può o ttenere. La, propa, ga.n.da che un socialista. può fare nel– l'ambi;f!nte nemico, a Montecitorio, è meno fru.ttuooa di qu,eì-la che pt1ò fare in seno al popolo affronfan-do le persecuzioni del Governò per -seminarvi le id~, snciaJiste. L~t ,d,iscussione sulla mn,ggi?re o minore ,.,utilità, delfa lot~a parla;mentarn •~ B,,stenuta col'te~e!i,1ente dai compagni G;i1,lli, Ker,bs, Dante, Monticelh, De Vittori. Gli uni no-n ammettono can;d'idature se 'non di mera, protesta; gli altri, considerando che la ri~ v_òluzione -":ò,c:iaJe non ò po ssibile da,ll'oggi al ,domam - e· che conv1e,ne prepara, r.l a dn,·lnnga mano. accettrun_o 1 ut.ti i mezzi che poorsono concd1Tc1•.vi e fra, questi 11 depu ta-to socialista-. • • /11.: Fran,'f.:,,ch-i.. La questione di massima,• è oziosa dopo le citate deliberazioni .dei socialist,i mila- nesi ii1 GC-casi~1wdel le u:ltiJ_UeelP;zii:mi. . . Colla <·and1dii:tura socrn,lrnta s1 fece anche a, Mi– lano della buona propagamda, sebbene fos"simo certi di nan riw-cire alla elezione. Se avessimo potut-0 riu'scire, i nostri critei'i erano che il deputato sooi~– lista non ,dovesse partecipare a tutto il ,lavoro leg1- &la1.iYodella Camèra, ma servisse unicamente ad affermare o diffondere i principj_ socialisti anche nello aule del privilegio, e a dimostrare la incapa– cità del Pa,rlamento a. riso.lvere le questioni. sociali. I progra-mmi minimi non sono che mezzi di_lotta elettorale oc.cas,ionali e rnom.enianei, ma non <le,,ono essere il programma -d:eldeputato s ociaJ.ista in _Pa-r– lamento i1 quale deve varcarlo p er afferma.re tutto il Socidlismo a<l ogni favorevole o cca. si- one.' '· Jllonticelti. - La -critica del deputato socialista- è appun_to ~I mezzo att(? ~Ila riprova, delle J? -(;S~r~ teor_ie ast.en.s1omste. Non v1 e, adnnque - cont.ra; dd1z1011em noi ,nel 1i:~cutere quanto i~ri. respinge1n,mo. . . (; asati Al_tredo. - L 1~g1taz1one d·un depulalù socialista pµò esser fruttuosa; tutto sta eh.:?la faccia e la faccia bene. Il popolo per istinto guar:da in alto o il clepu;._a.tosociali.1,a è Ul)a bandiera. Se Co:sta. fin qui non foce gr!i:ndi cose, egli è che l'oc- casione gli è rna-ncata-. ~ V«iera. - Gli anarchici sono coerenti. Ieri non volevano il. deputato socialista <li protesta,; oggi Io discutono p-er dimostrarno l'inutilità-. • • Accenna al discorso di Ravenna; in ,.cui non fece, che dell:t politica ti..nnacquata. Mandare i nostri in Parlamrnto è sdup,arli. ]Jentta, interprcta,ndo i 200 elettori moll7..esi che \oot.arono per Costa l:.',emaessere .fin qui decisamente anarchici o collettivisti, ma socialisti puri e sem– plici, caldeggia. ì'-e3perimento del deputato socia,l~sta.-. Dopo osservazioni di Durio, Costantino Lazzart, Cre~c, il com1iagno De Francernhi p-re,,enta un or– dine del giorno; ru{'ntre M:ont_icelli ne prci,enta •un altro, che « a-mrnes~a -la rivoluzione come unico mezzo, la. lotta pa-rlamentare è un inutile lenocinio e di:;;trazione funesta"· Capirebbe un deputato' so– cialista cbo fosse protc~ta continua contro l'attuale ordinamento ,so.ciale, mi>. il partecipare a1le mezze rifo1:me eh~a·IJUÒ .dare il rcgÌl!lf) parlamenta-re è farò opcrn in uti1e e dannosa. • • C'osto eDmbatte ng·ualmentc l'ordine -del giorno Monticelli. che esclt~de l'.impicgo dei. mez~ legali kl qudlo De Fra,nccsch1, che Yuole ,d·etenuinati a. 11riori i ,modi della lotta. e gli uffici del deoutàto sociali· sta, _se.nzatei;ier coi\to dei bisogni particolari, che in Italia, e<:scndo van, notrebbero rendere utili nel yfozzogiorno metodi di lòtta .che nel SettentriontJ ncm lo sarebbòro, e sen_ra.tener conto delle evenie-117..e a cui il deputato socialista può trorn.rsi di fronte r che ·possono pertu.rbare qualsiasi piano preordi- nato. _ ~ Non si deve fissare una linea· di cond·otta- n pri·ori .xl a-~$oluta perchè non sappiamo in quali condi– zioni si troverà domani il no3tro Padito e se g)i ondeggiamenti della politica goYernativa'. che alle volt_r_,allarga _e $Ìringc i freni_ a _seconda d,;;.!l'o1Jpor– t)!1111~e la q1stanz!1 1 dellt: ekz!om, ci consiglieranno I un.pwgo dei mezzi ,cgah u c1 sforzeranno a tenere altro c·arnmino. • La J.otta,lrgale non •!scludc i mezzi extralegali. Il

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