Almanacco socialista per l'anno 1896

- 38 - intorno : vedi fra i nostri amici e conoscenti quante persone d'ogni età, rispettate anche da te, avv~rsissime al socialismo, le quali non hanno la fede, e lo dicono , ù dicono d' averla e vivono come se non ·1' avessero. Il socialismo non comanda punto di non credere ; dice : - La coscienza è libera. - E non ti pare che abbia ragione? Non è forse vero che soltanto in una coscienza libera può nascere la fede vera? M. - Ebbene ..... se in qualche momento tu credi in Dio, come mai non pensi , povero figliuolo, tu che vuoi mutare il mondo, che se la sòcietà è fatta come è , è per,~hè Dio lo consente ? F. - No, ca.ra mamma, non lo posso pensare. Il mondo d'ora è tutt'altro da quello che era secoli fa. Questo lo ammetti ? Ebbene , se si è mutato è perchè Dio lo ha consentito. Se ha consentito che si mutasse pè-r-il passato, perchè non dovrebbe consentire che si muti nell' avvenire? Quale credente oserebbe d' affermare che la forma attuale della società sia l' ultima che egli consente, quella che egli ha destinato a non più mutare ? Che tutti i disordini e· i mali che le sono inerenti egli li voglia mantenuti per sempre? Se c'è una cosa manifesta, è che Dio ci lascia fare , pe1chè, se ciò non fosse , non avremmo la libertà; senza la quale non ci sarebbe nè meriti nè colpe. Siamo dunque liberi. di farn tutto quello che ci par bene , di distruggere tutto ciò che ci par ma1e , di mutare la società nel modo che ci par meglio per essa , e potendolo fare , abbiamo , davanti a Dio , il dovere di farlo. M. - Sarà così..... non lo nego..... ::\la il vostro errore è questo, che la vostra idea, come dicon tutti, è un' utopia , fondata sopra un' idea falsa della natura degli uomini .....

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==