Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1917

-7Calendario romano antico. Relativamente allado1nanda: "quale ora consideravano gli antichi Ro1nani co111eprincipio della giornata? ,,, Oinzel conclude, dopo aver esposto i risultati della critica storica ed archeologica su tale argoniento, che per quanto <:oncerne le pubbliche funzioni religiose e·ginridiche il giorno cominciava a n1ezzanotte, me11tre l'uso popolare lo faceva principia re all'aurora. I giorni del 1nese venivano contati dai Romani riferendosi a certe deter1ninate epoche cl' ogni rnese dette "calende, none e idi,,. Co1ne si è già visto, in origine l'anno rornano era semplice1nente lunare e coniprendevn. 12 lunazioni. Il giorno del pri1no ricomparir della Lnna alla sera (sotto forn1a di tenue falce), era il prirno giorno del n10se (Kalenclae). Il giorno del prirno quarto della Luna era detto Nonae, perchè da esso fino al plenilunio si contavano 8 giorni. Jdus. significava il giorno del plenilunio. Così si avevan~o in ogni mese tre date principali: I(alendae =--= novilunio; Nonac == pri1no quarto; ldus == plenilunio. L'anno romano antico (di 355 giorni) era diviso in 12 n1esi co1ne segue: 4 rnesi di 31 giorni ciascuno (kfal'tius, Jllaius, Quintilis e October), 7 mesi di 29 giorni ( Ir,nuadus, .Aprilis, Iunius, Sextilis, Septemùe1·, .Novembe1· e Deceniber) e un mese cli 28 giorni (Februa1·ius). Nei rnesi di 31 giorni le }fonae furono collocate al set_tirno giorilo del 1nese e gli ldus al quindicesi.1no; nei ~nesi di 29 giorni le Nonae coincidevano col quinto giorno del mese e gli Idus col tredicesimo; e così ngnalrnente in febbraio e nel mese intercalare (1lfercedoniu:1). Questa antica disposizione fu conservata da Giulio Cesare quando ri• formò il calendario. Partendo dalle suddette epoche n1ensil i usavano i Ron1ani designare gli altri giorni del 111ese,contundo in senso retrogrado; cioè con un sistema analogo a quello che ancora adesso si usa qualche volta quando ci si do1nanda: " che ora è? ,, e si risponde per es.: " sono le 5 n1eno nn quarto ,,, invece di dire: '1 gono le 4 e tre quarti ,,. Le regole in proposito erano queste: il giorno da cui si parte viene sernpre compre.so: per es. il 3 1naggio è il quinto giorno avanti le none di n1aggio (== 7 n1aggio); il 28 giugno ò il quarto giorno avanti le calende di luglio; il 9 agosto è il quinto giorno avanti gli idi di agosto ("== 13 agosto). Il giorno che precede le tre epoche si chiamava pddle; così per es. pridie Idus Aprilis == 12 aprile. Nel designare una data (cioè rispondendo alla domanda:" in qual giorno?,,) le parole " calende, none, idi ,, erano usate all'ablativo ( l(alendis, Nonis, ldibns) e gli altri giorni era~o espt·essi con ante dieni. .. e con quelle parole al1' accusativo; per es. ante di'em (oppure a. d.) sextum Idus lunias == 8 giugno; pridie I<:alendas lu,lia.s == 30 giugno. Pit.1 raramente il numerale ordinativo si trova posto all' ablat'ivo e l'epoca di partenza all'accusativo; per es. tertio J<:alendas Jwnias =-= 30 n1n.ggio. E su ciò basti, per brevità. Il periodo giuliano e le ère principali. I Si chiama. " periodo giuliano ,, un periodo di 7980 anni giuliani proposto dal matematico e filologo Giu• seppe Giusto Scaligero (1540-1609). Il nu1nero 7980 è il prodotto dei tre nu• 1neri ciclici 28, 19 e 15, dei quali si dirit più innanzi. Il primo anno del1' èra volgare corrispondo all'anno 4714 del periodo giuliano, la cui origine è quindi anteriore a tutte le date dei tempi storici; per conseguenza questo sistema di nnrnerazione degli anni esclude ogni a111bignità proveniente dal cambiamento dell' èra. e così conti:ibuisce n1oltissin10 a render chiare e ordinate le computazioni cronologiche. 11 s0g1•rnnte qna.clro contiene l' indiBibliotecaGino Bianco cazione cli alcune fra le pl'incipali ère che· furono in uso nel corso dei secoli. Gli anni avanti Cristo sono contati col 1netodo degli Astronomi. Relativamente aH' èra ab Urbe condita, è bene osservare.quanto segne: I. - A tutto rigore la sna epoca dovrebbe coincidere col 21 aprile del1' anno - 752 (Xl. I(al. 1,Jai. == festa primaverile dei Parilia.), epoca tradizionale della fondazione di Ro1na. Ma per sen1plicità si suol trascurare tale differenza di qnasi 4 1nesi e si assn1ne che tutto intero il primo anno ab. U. c. coincida con l'anno - 752 dell' èra cristiana (-= 753 av. Cr. secondo i Cronologisti).

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