Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1917

-4dove~ :io t.r.'11 :Hwi nw~ por tro yoJto il giorno conq.>l8me11I a.re Jol l:1.int0re:1Jn,. zione ginli.urn. A blo scopo fn st.1bilito che dovessero osser comuni (e 110n bisestili) qnegli anni secolari cho non fossero di\·isibili per 4-00: tali furono gl.i anni 1700, l 80:J e H)00. Con qnesto temperamento apportato alla intercalazione giuliana il calendario fu 1nesso cl' accordo in rnaniora qnasi 0s:1.tt-.a col 111oto rrnnno apparente del ~ole. Inf.1tti 400 anni civili costituiscono un int..n..·vidlo ùi tempo _c-he è appena cli 2 ore e mezza più lungo dello spazio di 400 nnni tropici. Così gli equinozi ed i solstizi ritornano ogni an110 quasi esattamente alla n1edeskl11a epoca, o non vanno più soggetti a uno spost.amento progressivo nel corso dei secoli. i Ripristinamento dell'equinozio di primavera al 21 marzo. - Soppressione di 10 giorni nel mese di ottobre 1582. · \ Al tern po del Concili o di N icen (anno 325), qnn.ndo si trattò di sancire per tutti i Cristiani una nonna unica riguardo a.1 celobrnre la. Pasqua, l'equinozio di prima ,·era nvveni va il 2 l nw.rzo, e allora si credette che l' equinozio dovesse consorvm·Bi st:1bile e ritornar sempre al 21 n1arzo d'ogni anno. Ma in causa dell'essere l'anno tropico 1111 poco pii1 corto dell' nnno giuliano, al tempo <li Papa Gregorio l' ep0ca dell' eq ninozio 11011 cnpit-avn. piit al 21, ma bensì al l' 11 di marzo. Perciò la riforma gregoriana provvido nuche a rimetter cl' accordo la data canonica eon l'equinozio, 1nediante la soppressione di 10giorni nell'nnno 1582. La Bolht papale ordinò che nel rneso di ottobre di quell'anno, do po il giorno 4 (festa di San Francesco), si saltassero 10 giorni, cosicchè il quinto giorno di ottobre di venisse il decirnoqu int~. La riforma di Gregorio (dico il P. Adolfo l\'li.'tller ne' suoi pregevol i~sirn i Eleme'nti: cl-i Astronomia) (l) era moti vnta princìpn lmente dallo spostmnento della P,.1sqna e delle altre foste dipendenti dalla data di questa (le feste mobiN). Come si sn., la P.tsqna si _çlcYe celebrare dai ·cristiani nella don1onica seguente il pri1no plenilunio che avviene il 21 di 1narzo (epoca presunta del1' oqni nozio) o sù bito dopo. Con la restrizione apportata alla rogo1a giuliana dei bisestili, l' opocn dell' equi'nozio fu resa praticmnente :stabile, e dò fn un bene. Meno felice - anzi, per parlare schiettamente - erroneo fu il provvedimento di sopprimere 10 gior11i nel 1nese di ottob1·0 1582, col semplice scopo <li ricondurre la data dell'equinozio di primavera al 21 di marzo. Questa sottrazione di 10 giorni fu uno sbnglio, perchè ha scompigliato la Cronologia. (1) Rollla, I004-!>::G, ·o~. I, pag. 51 l. Cenni storici sulla propagazione successiva della riforma gregoriana. Le prescrizioni della Bolla papnle furono obbedite sùbito, o quasi, nella 1nassima parte degli Stati cattolici. Invece la gran mnggiora nza dei Protestnnti rimase fodele al "vecchio stile,,, per motivi principalmente politi·ci e religiosi. Non valse in Germania che f;Ì cliehiarnsse favorevole alla riforma, nel 1610, nn uomo tanto stimato ed autorevole come Giovanni K.eplero. Dopo 1nolti a11 n i di disputnzi on i non seni pre serene ri nsd fi ualmen te, verso la fine del secolo XVIT, al matematico e astronomo Ernrdo \Veigel (professore a1l'Univer:-;it.à cli Jeifo). aiutato dal celebre Goffredo Guglielmo JJoihuitz (suo antico scolaro), di persuadere gli Stati tedeschi evangelici ad adottare il " nuovo stile ,,, e nella Ger• BibliotecaGino Bianco rnani:i protest.anto e noi P,1,esi Bassi l'anno 1700 ebbe nndici giorni di meno, essendosi fatto sogni re inunediatanrnnte il 1 ° marzo al 18 febbraio. Seguirono l'esempio i principali C,u1ton i pl'otestnnli della SY izzera, come Zurigo, Berna, B.:isilea, 8oinffusa e Gi_- 110Yra, ;elove si principiò l'anno 1701. col dodicesimo giol'no di gennaio. Ma fn so1o nel 1752 elio l'Inghilterra· ··si 11nifo11mò al calendario gregorinno, por volere specinlrnente di Lord Chesterfi,~ld (Filippo Donner Stnnhope, scl'it• tore ed 1101110 di Stato). Lo f;tesso fecero nel 1753 In, Sver.ia, nel, 178 ! parte dei G-rigioni e nel 1798 il riman,ente, come pure Gl.uonae A.ppenzell esterno, per decreto deJ Direttorio della Repubblica elvetica.

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