Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1917

-3La riforina giuliana del Calendario. Fn Giulio Cesnre dittatore che pensò di porro rin1edio alht gran confnsione derivante da siffatti abusi. Dietro i consigli (a q nanto pare) dell' astronon10 nlossnndrino Sosigene, egli cominciò d,tl rimetter lo cose al loro posto asHegnando la durata di 44:S giorni al- !' anno 708 di Roma (46 avanti Gesi1 Crbto). Fissò poi a 305 giorni la dnratn dell'anno ci vi le (dfvisoin ]2rnesi), 1na pe1· rnottersi <l'accordo con ranno tropico (ritenuto allora di 3G5 giorni e un quarto esattamonto, secondo i s:tpienti clell' Egitto), st.abilì che ogni quattro anni si dovesse aggiungere un giorno con1 p1omentare. Q1rnsto giorno fn inserito imn1ediatarnente dopo la festa dei " 11erminalia ,,, festa che coincideva -col settimo giorno avanti le calende di 1narzo (cioè col giorno 28 febbraio, secondo il nostro modo n1oderno di contare i giorni). Quindi il giorno intercalare veniva ad essere un doppio sesto nvnnti le calende cli 1narzo (ante cUe,n b1·s sextllni J(alenclas 11fartias e coincideva col nostro 24 febbraio. Di qui derivò piil tardi, nol Medio Evo, ln, denominazione di annns bissextus per l' nnno avente un giorno di più, lo~pzione a cni j n ten1pi posteriori si so~titnì quella di annus bissext1'lis, di corrotta latinità.(t) (1) Se(.'011tlo G1~zEr. (opera cita.ta, v'ol. II, pn.g. 278) la, locnz;io11e di annus bissextus si trova Ilo detto che (tiulio Cosaro porli) la <ltll'ata dell'·anno comune da 35~ giorni a 365. I 10 giorni da aggiungersi vennero ripartiti sn 7 n1e~i <, precisamente a. questo ·modo: 2 giorni fnrono aggiu.nti n, gennaio, sestile o dicern bre, ed l · giorho .v. l aprile, gi ugno, setternbre e novembre. Cosl le durate dei n1esi n1utarono- come segne: CA Lli:NDA RIO antico g'Ì lllitMIO Gennaio. 29 31 Febbraio . 28 28 Marzo. . . . 31 31 Aprile. . 29 30 1YL1ggio . . Hl 31 Gingno .. 29 30 Luglio (Qninti1e) . 31. 31 Agosto (Sestile) .. 2~} 31 Setten\ bre 29 30 Ott.obre. 31 31 Novembre 2~ 30 Dice111bre .. . . . . 29 31 I giorni aggiunti furono posti alla fine del 1nese, eccetto che in nprile, dove per n1otivo di 'feste fn intercalato un giorno tra il 23 e il 26. ns~ta per la, prima voll.fi, •la· Sa.11to A11re1i(.1 À':.'O· sti no (33~,.4'.l!l). Nel sno Le1irbuch de?" Ohro-noloyi,p, (18:H), pa,g. :H7. JJ)EJ.m1t dice 1:he la 101-.n~ioue <li annus bissextili.,; :si incontra per la 1,ri,u~ volta nell' opt~r;-1, De te1npormn ratione ,lel Venern,hile B l ( ........3..-.) (:l( n, l>I,>" I .) • La riforina gregoriana. • Soppressione di tre bisestili ogni quattrocento anni. La regola giuliana non raggiungo perfèttfl.mente il suo scopo, perehè suppone ranno tropico esattamente uguale a 365 giorni e 6 ore, cioè lo fa un poco ( 11 1ninuti circa) pitl l nngo del vero. Otn, q nesta piécola differenza accumulandosi n, poco pet· volta produce il· <.Ivi ario di un giorno intero in circa 128 anni, o il divario di circa 3 giorni in 400 anni. La q ue8tione fu studiata da no• 111ini competenti nei secoli dal XHI al XVI, e nel 1563 il Concilio di Trento incaricò il Sommo Pontefice di provvedere a risol ,~erla. Gli elementi fondan1entali, cho bisognava conoscere con precisione, erano due: la duratn clel1' anno ti·opico e l'epoca dell'equinozio. Nuovi passi decisivi furono fatti clopo cho il dornenicauo P. Ignn:do D:1nti, pro fosson\ 11 i M,1 t,L•rnnti che nello Studio 81u1iùleca \..::J1nBoianco bolognese d_al 15,6 al 158'3. ebbe stnbil ito nella chiesa di San Petronio un grande gnomone, col qnn.le riconobbo che nel 1576 il· solstizio invernale era avvenuto il giorno 11 dicembre. Sia detto per incidonza, ]a eelobre rnericliann. di San Petronio f11 poi rinnovntn, nel 1655, da Gian Domenico Ca3si n i, il q nate non solo ne corresse 1a direziono, eho noa era esatta, ma acc1·ebbe di un terzù l'altezza )il..el gnomone, portmHloI:-r a 27 1netri. ~- ~1inaln1ente il Pap,n Gregorio XII( (Ugo Boneompagni, holognese) decretò nel 1582 la sna eelebre riforma del calendario, adottando lo proposte fornutlate alcnni anni avanti <l:-1 nn medico calabrese, Luigi Giglio (lat.i11ament.e L'i• lius), rnorto nel 1576. Con In. Bolla lnt1w g,·avissùnas, del 24 febbrnio 1582 il P:1.p:1.prescrisse che ogni 400 :'1.nni si

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