L’Acropoli - anno II - n. 13 - gennaio 1946

• IN CORSIVO- L'EPURAZIONE AMMINISTRATIVA. Parliamo di questo _tristissimo ar– _gomento, che cerfo non è fra i successi della politica democratica, lasciando da parte i problemi della punizione dei delitti e dei profitti del regime. Per intendere il disordine della macchina statale, bisogna aver presente che il vecchio funzionario di tradizione, diciamo così, cavouriana, e di origine forse napoleonica, il servitore fedelissimo dello stato; che pur nella miseria difende le leggi e le funzioni superiori dell'amministrazicne, è scomparso. Tale funzionario ha i suoi monumenti nel Monsu Travet del Bersezio e nel Demetrio Pianelli del De Marchi: asiurse al governo d'Italia nella persona di Giovanni Giolitti._ Sono ricordi di tempi remoti anche per noi anziani. Questa specie era venuta diradan- - dosi col crescere mastodontico dell'amministrazione, aveva passato una crisi gra– vissima con la prima guerra mondiale, scomparve completamente col fascismo. Il problema ora è di ricostituirla e di rieducarla. Il fascismo aveva trasformato il funzionario in una specie di mezzano che a traverso_e nonostante le leg{;i attuasse l'arbitrio delle gerarchie. S'era anche smarrito il crtterio del servizio e dell'utile dello stato : le funzioni venivano con– siderate canonicati da concedersi ai benemeriti di parte, a chi avesse piu figli, a chi aves5e adempiutg alt' obbligo di contrarre matrimonio, fosse pure tuber– colotico, o impotente, o sovraccarico di famiglia ereditata dal padre, des,tinato, come infi,niti aviatori e marinai che han lasciato stuo'li di giovani vedove, a breve vita. È evidente che èhi subentrava al disastros~ regime avesse per prima cosa bisogno di avere strumenti di fiducia, non potesse servirsi dei capi ufficio saliti ,in alto per meriti servili ai gerarchi ( di un alto funziÒnario del ministero del– l'educazione tutta Roma diceva che era avanzato vendendo ai gerarchi le disgra– ziate maestrine bisognose di un posto). Per gestire le funzioni di grande fiducia era necessaria un'epurazione che forse non avrebbe dovuto essere limitata alle responsabilità politiche. Ma ad ogni modo l'epurazione politica poteva essere la' via per risanare e rieducare la burocrazia. In simile maniera aveva proceduto anche la terza repubblica nel riordinare i suoi uffici. Ma per la bisogna ci voleva nei diversi governi succedutisi al potere e nei diversi partiti che la cosa fosse con– siderata problema comune iJn cui si dovesse procedere in istretto accordo. I capi-

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