L’Acropoli - anno II - n. 13 - gennaio 1946

50 IN CORSIVO saldi di questa epurazione avrebbero dovuto essere semplici e rigidi : epurazione politica e non in forme giudiziarie, che,rÌ'schiavano di ~reare procedure di decenni. In sostanza il nuovq stato democratico subentrante aveva il pieno diritto 1 di con– testare il grado e. i/ posto dei funzionari che avevan proceduto secondo lo spirito del fascismo e dal fascismo erano stati mitriati. Il pretesto delle competenze era in gran parte inventato, perché dopo lo sfacelo dello stato italiano era evi– dente che le competenze amministratÌl'e erano mancate pressoché ovunque. Certa– mente vi sarebbe stata una fase di crisi, per l'esperimento e la formazione dei nuovi dirigenti. Costoro sarebbero divenuti responsabili della riforma degli uffici e sopra tutto dello sradicamento del sistemçi fascistico in cui la carica pubblica si complicava d' interessi e d'utili privati, come l'amministrazione carolingia al– l'origine del sistema feu,dale. In secondo luogo l'epurazione avrebbe dovuto procedere dall'alto al basso in modo da poterla arrestare appena politicamente e 'moralmente fosse apparso ne– cessario, e in modo da non colpire l'applicato d'ordine e l'usciere e <lasciare al suo posto il direttore generale e il capo divisione. Un'epurazione speciale sarebbe stata necessaria nei corpi moralmente piu responsabilf: magistratura, ConJiglio di Stato, alta ~ducazione. L'operazione doveva essere rapid,a e la tranquillità doveva esser restituita al piu presto : i diversi corpi dove l'epu 1 razione si fosse compiuta dovevano èssere esclusi, per tutto il personale presente a una certa data, da nuove inchieste: una cotte d'appello, un'universi,à, un ministero proclamati epurati do– ve.vano esser rimessi nel pieno possesso d'uno stato giuridico lib·eralissimo. · Su questi schemi ci si /era intesi nel ministero di Salerno, prima che facesse la sua apparizione la burocrazia romana, e forse le cose sarebb.eroandate met5lio per tutti anche se già da allorq qualche amministrazione cercava d'immettere nelle commissioni speciali. persone che sarebbero state meglio sullo sgabello degli im– putati. Indubbiamente 1J'eranodifficoltà. Contro l'epurazione dall'alto al basso c'era un'istanza ,diversa: ogni cittaduzza e ogni villaggio avevano avu.to i· loro tiran– nelli, e di costoro si reclamava tumultuosamente la testa o almeno il postd. Il rimedio amministrativo normale, di allontanare costoro dalla sede d'origine con un trasferimento era ed è tuttora presso che impossibile per l'on,ere finanziario, per la difficoltà di trovare alloggio, per l'!impossibilità di viaggiare. Inolire c'era la feroce caccia ai posti da parte dei perseguitati e degli pseudom.artiri, clie si associava 'alla fretta di far càrriera dei funzionari inferiori. Ma a molti di questi inconvenienti si poteva metter rimedio esigendo l'accusa pubblica e cf,ocumentata, anche dai giornali che avessero intrapreso la caccia ai funzionari f ascistici. Se tutti sapessero quant'è raro dopo il lùngo malaugurato regime il coraggio civile dell' acc~sa pubblica! I/ impresa falli alla liberazione di Roma, con . i due ministeri Bonomi che tiravano avanti con la prassi dell'ordinaria amministrazione e col principio di una pedantesca legalità disposta a dimenticare la radicale illegalità del ventennio e incapace di rimettere in efficienza le leggi essenziali del vecchio stato liberale : riappariva l' inettitudine governativa contro situazioni d'eccezione, che ci aveva abbandonati al fascismo. BibliotecaGino Bianco

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