L’Acropoli - anno II - n. 13 - gennaio 1946

/ ORIENTAMENTI 37 Le foreste, che ra,ppre.sentano uqa fra le principali fonti di ricchezza ju– goslave, sono state tutte nazionalizzate, tranne quelle che fossero già proprietà di villaggi o comunque dj colle~tività. Strettamente legata alla riforma agraria è Ìa politica di colonizzazione. In ciascuno Stato federale es~stono piu o meno cospicue zone espropriate. Esse vengono distribuite a coloro che abbiano subito gravi danni dalla gu(lrra, agli ex-combattenti ed alle famiglie di caddti, dando la precedenza a chi già prima lavorasse la t~rra senz? possederla. Il fenomeno ha· proporzio~i gigante~che nella fertilissima Voicadina, d?ve esisteva circa mezzo milione di contadini <'Forigine tedesca, che si so110 ritirati al ség~ito della Wehrmacht. I coloni ricevono gratuitamente la terra, oltre ai mezzi per poterne iniziare la coltivazione ; per venti anni essi non posson·o però venderla né darla in af– fitto. Le spese di tra~porto fino al luogo di destinazione sono a carico dello. Stato, e 1cosf le spese di •lavorazionè di quest'anno,' Lo Stato fornisce altresf i crediti necèssari, che possono essere rimborsati cori i raccolti successivi. Grande impùlso è dato ai cosidetti 'Potes '. Si tratta qui d '6.na foqna di lavoro collettivo già assai diffusa in molti villaggi della' v·ecchia Jugosl~via, Su u.na zona, ad esempio, di mille ettari, cinquecen lo vengono coltivati ·a cereali, tre– cento a ortaggi, duecento a vigna. In ognuno di questi tre settori il singolci contadino possiede un determinato appezzamento ed è proprietario esclusivo del prodotto. Quest'ultimo viene iJllmesso generalmente nel mercato per me'zzo di cooperative di vendita. Anche ai 'Potes' lo. Stato fornisce_ le facilitazioni stabilite per i colo;.i: trattori, sementi, concimi da 'rimborsare gradualmente. . Tali alcuni lineamenti della nuova Jugoalavia, un paese che, da condi~ioni economicµe. sociali e politiche. fra le piu arretrate, si trova oggi, in cons'eguenza del piò intenso _martirio che popolo abbia conosciuto,. a lottare per 'ii, rapido raggiungimento d'un sistema profondàmente e concretamente, democratico. Ciò che piu colpisce viaggiando i~ questo Paese è il numero -di -case .distrutte e di morti (un milione e' seicentomila ~u q~attordici milioni che l'abitavano), e l'entusiasmo di ciascuno, anche il piu umile, nel costruire l'avvenire proprio e ·,di tutti. Que,ste le due note prime e indiscutibili che vanno tenute presenti nel giudicare quanto avviene nellà nuova repubblica federale jugoslava. Belgrado, dicembre 1945 R. L.

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