L’Acropoli - anno II - n. 13 - gennaio 1946

t ASPETTI NEGATIVI _DEL PARTITO D' AZIONE I Il Partito d'Azione non è un partito di massa: questo è not,o e significa che fino ad oggi questa tendenza politica ha saputo at– trarre soltanto modeste minoranze italiane. Il Partito d'Azione non è né un partito 'proletario', né un partito ' b~rghese ', nel senso tradizionale e approssimativo di questi termini. Chi partecipa ad una qualsiasi riunione di iscritti al Par– tito d'Azione si trova in mezzo ad una folla eterogenea: professati e operai, impiegati e artigiani, studenti, professionisti e piccoli com– mercianti, tutta gente di città e pochissima di campagna, salvo qual– che zona. Un complesso dì interessi prevalentemente ideali, un più sviluppato senso sociale e quindi ·un modo piu elevato e piu civile ·di considerare gli interessi materiali tengono unite le forze di questa tendenza. Nel periodo delfa lotta clandestina e dell'insurrezione, quando il movimento fu straordinariamente· vigoroso, la composi– zione fu alquanto diversa per una maggiore partecipazione dei lavo– ratori manuali che costituivano il nerbo dell'azione : ora sono invece piu numerosi gli intellettuali. Si tratta dunque di una formazione poliitica alquanto singolare e ~ssai importante ·per la qualità dei suoi elementi, ma che ~ a parte il p:rèstigio per l'opera compiuta e_le possibilità di sviluppo - non è qu'antitativamente di primo piano nel quadro degli attuali partiti e movimenti ·politici, italiani. Tuttavia questo partito è di gran lunga .il piu combattuto fra i partiti italiani, è de'finito ' il piu pe- ' . ricoloso ' e - ad essere franchi - ha piu antipatié che simpatie, e le antipatie sono addirittura feroci. Biblioteca Gino 8-ianco

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