L’Acropoli - anno I - n. 12 - dicembre 1945

IN CORSIVO UN'OCCASIONE PERDUTA. Quando nel 1940 crollava la Francia Winston Churchill ebbe una delle) sue piu felici idee: nella speranza di galvanizzare l'al- 1 leata e di farle continuare la guerra da Algeri, offerse un patto di fusione quasi completa dei due paesi: ogni' cittadino francese sarebbe stato i:onsiderato cittadino britannico 'in tutta la comunità britannica, e ogni cittadino britannico sarebbe • stato equiparato al cittadino franèese nel territorio della Francia e dell' impero franèese. Era il passo dçcisivo per una soluzione federale eur-opea. E la stampa dell'Asse lo capi tanto bene che fece una rumorosa camp~gna che ebbe risp 0 on• denza nelle idee chauvinistes dei collaborazionisti reazionari francesi : gridò che la Francia veniva abbassata al livello di un Dominion. La proposta elle era stata preséntata come un accordo reciproco cadde e non fu ripresa piu in considera– zione. E fu un .errore. Né si venga. a dire · che l'esame àegli errori è inutile e che , coi possibili non si fa la storia. Ciò io come st'orico lo so benissim,ò, ma so che tale principio ~on vale in politic;a, la quale .operando pragmaticamente si avva.Ze del principio di causa e della critica delle azioni, in base alla causalità e alla responsabilità. In politica quindi bisogna acquistar c,oscienza degli errori e dei mancamenti. In quel momento importava mantenere ìn piedi l' offerta, concludere non· solo con il consfglio nazionale francese costit'uito dal De Gaulle, ma con tutti gli altri governi alleati profughi a Londra : oland~se, belga, horvegese. Si sa· rebbe dovutq applicare risolutamente tale formula in tutti i territori liberati, pur con le riserve I e lè cautele che il tempÒ di guerra imponeva. Vi era la temperie necessaria per cancellare tutti i tradi~ionalismi · negativi e per animare una co– scienza di solidarietà fondata sulla lotta. comune e sui principii civili dell'Occi– dente, a ,partire dall'habeas corpus alla libera organizzbzione operaia, alle 'libertà d'opinione, di religione, d'iniziativa. Era il momento opportuno per dare alla li– bertà il, carattere espansivo e costruttivo col quale quasi un secolo prima il Cavour aveva ~reato l'Italia. La federazione europea si sarebbe propagata sulle basi mo• rali della civiltà occidentale. Non sarebbe stata sospettata di machiavellismo di– plomatico. Per logica conseguenza la futura dìf esa dei territori continentàÌi che

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