L’Acropoli - anno I - n. 12 - dicembre 1945

570 IN CORSIVO fronteggiano il territorio tedesco sarebbe stata considerata opera comune. L' In– ghilterra non sarebbe stata minacciata mai piu nel punto di minore resistenza, dalla costa che da Brest si estende all'Olanda settentrionale, perché tale difesa sarebbe stata còmpito della nuova federazione. Né vi sarebbe stato bisogno al– cuno d~ co"tJ,sentire ad una facile risurrezione della Germania nel centro dell'Eu– ropa, fuori di tale federazione europea, per la necessità di equilibrare l' Europa turbata net-la sua zona mediana, cotne si comincia a sentir sussurraré. Invece l'idea felice è cadut~ senza séguito, indubbiamente per il particola– rismo da cui la libertà inglese non ha mai saputo liberarsi e che ha dato ori– gine a tante sciagure mondiali : gli insulari stentano ad intendere che il conso– lidamento della loro libertà è congiunto ad un'elevazione di libertà in tutto il mondo. Av~ndo considerato l'offerta alla Francia pericolante solo come un estremo rimedio ad una grave posizione militare, oggi l'Inghilterra si trova in una posi– zione fastidiosa in Europa. Perché la Russia ha seguito nell'Europa orientale la po·litica che essa ha abbandonato in Occidente : la Russia ha agito col suo pre– stigio e tende ad assimilare col suo costume. Nell'Europa orientale, Polonia, Un– gheria, Romania, Bulgaria hanno una somiglianza notevole con le condizioni della Russia nel 1917 :, l'esistenza di un latifondismo contro cu{ s'indirizzano le brame delle moltitudini rurali. Una simile condizione di cose fu ,l'ubi consistam da cui mosse la g~nialità di Lenin. Quindi nell'Europa orientale si compie ciò• di cui gli Inglesi non furono capaci nell'occidentale. Tentare l'impresa del 1940 adesso assumerébbe forse un aspetto antirusso che sa.rebbe mancato nel corso della guerra con la Germania, e ]orse si .troverebberoraffreddati gli spiriti. Non solo, 171:a se questa unificazione federale si fosse compiuta a tempo, essa avrebbe avuto un prestigio ed una capacità di dilatazione che oggi le mancherebbe : le libertà democratiche dell'Occidente sarebbero state riconosciute come cemento necessario dell' unità federale per tutta l'Europa, e le possibilità di frattuWA del conti– nente sarebbero molto minori. W. Churchill ha preferito una restaurazione in pristinum di tutta l'Europa, e non pare che i laburisti, che si dice abbiano · un singolare timore riverenziale degli antenati d_iDowning ·Street 10 e del Foreign Office, nobili lords coronati dal successo, siano molto disposti a mutare rotta. Provano ora .la difficoltà di fare funzionare i vecchi organismi nazionali, che dalla guerra escono gravemente vulnerati :· ·ricavare _dal Belgio, dove nori tarderà a riaccendersi il conflitto fra Valloni e Fiamminghi, dall'Olanda sco3sa anche nel suo dominio coloniale, dalla Francia, che continuerà a mancare della protezione militare alla frontiera nord, la sicurezza per le' coste del Kent è pé; quelle meridionali r;ontro~gni minaccia continentale. Per coerenza a tale situazione di polverizzazione ewopea l' Inghil– terra dovrà consentire che quel che rimane di forza militare e navale dell'Italia sia distrutto. E al tempo stesso, pur non a-de11do l' Inghilterra nessuna volontà . di guerra mtova, la frattura' minacciata fra Europa orientale ed Europa occi– de~tale suscita una di q~elle situazioni che i diplomatici aman chiamare deli– cate. E 'perciò, nella speranza che la saldezza possa mantenersi nel senso desi– derato daU' Inghilterra, _non si osa ancora denunciare l' accordo con le forze BibliotecaGino Bianco

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