L’Acropoli - anno I - n. 9 - settembre 1945

I 402 GABRIELE PEPE st1c1, sono diventati .tipi poetici. Sotto, resta il caso riconoscibile , anche se trasfigurato : cosi si giustifica. quello che agli occhi di un artista o di un puro critico estetico è un sacrilegio : l' assunzione dell'opera d'arte a documento storico. Una commedia di Aristofane può essere opera d'arte o no: ma può essere sempre assunta dallo storico a documento del sentire dell' epoca. Questo è piu facile e . piu proficuo quando l' opera esaminata è fallitl!:,esteticamente re– stando quindi con piu numerosi e visibili reliquati del caos pre• poetico (dì preistoria dell'opera d'arte parlò il De Sanctis), quel caos di sentimenti e risentimenti di natura pratica che hanno angu– stiato il poeta e dei quali non ha saputo fare bellezza. Quando il Comparetti legge '.1e commedie di Aristofane (recentemente il Pu– gliese Carratelli ha raccolte in un volume le finissime indagini deL grande critico), ha l~cchio intento a cogliere nella poesia di Ari– stofane anche il documento storico : le commedie di Aristofane sono un gustoso esempio della ricchissima fenomenologia della de– magogia. Aristofane, figlio della polis greca, e Compa'retti, vissuto• nell'Italia libe,rale e democratica del felice ultimo ottocento '(a ta:le epoca risalgono gli studi aristofanei), hanno lo stesso gusto satirico., lo stesso atteggiamento di ripulsa di fronte alla demagogia. Chi, ai nostri giorni, dopo l'amarissima esperienza della tirannide demago– gica del fascismo e con l' occhio intento a cogliere nella società contemporanea ogni balenare della peste demagogica, chi rilegga le Commedie e la critica del Comparetti, ne ritrae, oltre al piacere ar- . tisti 1 co, un' utilità politica che non gli potrà mai venire uguale da nessuna fenomenologia, neppure, anzi meno che mai, da questo saggio. · Il primo aspett~ della demagogia è il culto dèl popolo. Parola plurisensa come poche altre, oggi è stata detronizzata dalla massa., che, per essere meno ricca di valori, è di piu semplice definizione. Popolo è concetto sano nella politica militante del· Mazzini, che con esso indica tutta l'Italia contrapposta ai governi ; è concetto sano• nella storiografia del Michelet che con esso indica la nazione fran-– cese. Nel campo d1,lla storiografia - ad esempio - si va nel pato– logico quando il· popolo non lo si veda nelle grandi individualità. che da esso sorgono e. fanno la storia, ma quando si crede tutta la. storia fatta da tutto il popolo. A scanso di equi".oci si osserv~ che– questo modo è del deteriore romanticismo e non ha nulla in comune Biblioteca Gino Sia.ne

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