Giuseppe Galletti - Una zuffa in Bologna fra i borghigiani del borgo Sampietro e i napoletani

J'rcntn c più anni or son . <tuando qui 1enne Ili x~ poli un' armala , c Italia scorse, Una zuffa in Bologna , un chiasso a1 1cnnc Fr·a Regi c Cittadin, chè il sangue cor·sc Nel Borgo di San Pict r·o, 01 c una festa A que lla parapiglia ori 0 iu porse. E un Cauto io n' ho composto in rima sesta , Che vor-rei dare in luce , se pu r· tro1 ' ' Chi mi pa 0 hi le spese; è cosa onesta. Chè il cantare per nulla non mi è nuo1•o: Ma lo spendere ancor, fora da matto Nel magro slalo io cui or mi ril r·o1o. E a soppcr·ir1i io fo quel eh" altJ"i han fall o; Offro un ' associazione, cd ho fidanza , Che chi si associa farà un buou contra ilo. I o feci iu questo Canto una meschi.111za l'er· dar ucl dente a tuili ; anuoia il desco 01e ri ll·o1i solo una llic tanza. V' è il 0 ra1c, il lieto , il tragico, il bernesco , 'i son morti , feri li c s ll·ani CICnli l'cr· <tut•i n ri piace il ficr·o c il romauzr•sco. Yi sono f,•,lc c zioic; onde contenti 1'\r• fi~u cui rider piace c fa•· ba l dori~ , I\ è l r~gllr ' onuo guai . pianti c lament i.

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