Giuseppe Galletti - Una zuffa in Bologna fra i borghigiani del borgo Sampietro e i napoletani

- ~\) - ~T a chi pi<ì lunge era anche, c non rcdca Di que l sosta•· dc' primi la cagione, Cotesti ad alte g l'ida sospingca, Si che Ira lo•· tal nacque confusione, Che non s:1pean più. omai che s i facesse, Se si slasse, o a''' anzassc, o recedesse. Allìn l'urlo dc' più. prevalse, c lulla Quella massa an anzò siccome un· onda, Clw rolla c acca,allata al lido bulla ))' Au sl•·o, o Aquilone l' ira ful'ibonda : li \ Og!iosi , c r es tii in un is tante Confusi assiem giunsero al ll01· 0 o innantc. Allo•·n i Borghigian che rider giunto Il mom••nlo oppor!un , losio si dier o l sassi a mi!l·agliar tutti in un punto Con furia tale ed impelo s i fiel'O, Che non parean da lll·accio uman lanciati , Ma da IJalistc , od archi sacllati. Chi della s trada non capia la fronlc , l sassi ad apprestar ll01' 0 C\'a mano, Onde le munizion fossero pronte; l'iè inope•·oso s ta\ a il Capitano , li ad 1111 tempo g ridava a più. non posso: Oh IJencdelli ! Oh h•·avi ! adosso. a dosso

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