Giuseppe Ignazio Montanari - Della vita e degli scritti di Antonio Laghi faentino

.. '• l'altro di stendere rnag~:iormente le lodi del Laghi. Ma nel far volgare il comentario latino , non creda alcuno che io mi abbia imposta legge di servile fedeltà : chè io ho voluto farlo cosa mia anzi che no: . c1uindi recarlo in modo, che se all' autore foss e venuto talento di scriverla italiano meglio che lati no, non avesse altrimenti scritto da quello che io ho fat· to. E questo ho voluto dire all'E. V., percltè se alcuno volesse ammirarsi di ciò , e dire che io anzichè libertà ho usata licenza, abhia ella risposta pron· ta da fermare le parole in bocca all' oppositore. Dopo queste cose, non mi resta che pregare l'E. V. Rti1a ad avere come cosa propria il tenuissimo pre· sente che io le fo , e riceverlo come le cose degli amici e degli affezionati servi tori d~gli amic:i e da' cortesi signori si sogliano accettare. Ho già dato mano al comentario dell' U reco, ch' ella mi mandò perchè lo facessi italiano : e infra breve sarà nelle suQ mani , le quali io ora bacio con riverenza. Pesaro 1 t novembre t 834. Uriio dtno obbtno servitore G. I. MolfTA~ARc.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==