Giuseppe Ignazio Montanari - Della vita e degli scritti di Antonio Laghi faentino

35 l eggiare col lutto comune destatosi nlla costui morte? Queste in vero sono le esequie più degne degli uomini grandi : poieh è non celebrate dal fa sto e dalla opulenza dci congiunti e degli credi , non da uso o . da consuetudine , ma da sincero c riverente amore c dalla memoria delle virtù del trapassato. Co11 questo seguito fu accompagnato alla chiesa di S. Agostino. Se alcuno volesse sapere quale fos.~e la forma del corpo c l' aspcllo del Laghi, io gli dirò , che ebbe statura g iust,, , fu poco della persoua , magro anzichè no : la fa ccia pallida c bruna, gli occhi ccmlei e piccoli c quasi nascosti sotto l'arco delle ciglia , i quali da !unge non raffiguravano gli oggetti, ma erano acutissimi dappresso. I greci chiamano miopi quelli che hanno tale vista: i la tini con voce lor propria lusciziosi , che noi diremmo lippi. Naso alto , non aquilino: ca lvezza anzi tempo : parco nel gestire, uel vestire , ucl parlare a modo che coloro i guaii sogliano misurare i grandi uomini dall' aspcttu , visto e udito il Laghi , cercavano il Lr ghi. Il corso della vita sua fu tuao studio c belle lettere , con che s i acquistò bel· Ji ssimo e glorioso nome. Ma queste cose non sono poi tanto pregevoli , percuè caduche ed incerte , e senza la virtù dell' animo tutto il La;;lti ora sarebbe spento. l\1a per questa egl i vive a sè c a noi, c per questa pt·inc ipalmcnlc egli desidera di essere stimato e lodato. E lo sarai, o saruissiruo vcccltio: chè io cut•·o a te mallcvadorc pc•· i miei C<>ncittadini , i quali a te mireranno come a spec:hio fidato e si comporranno al tuo esempio. Perdemmo la persona c non l'animo : e <JUCS lo è a noi d' iufinlo conforto. Tu seg'!i di lassù ad amar.:i, c ne avrai i1ricompensa l'essere imitato per quanto è da noi , e il vedere onorata l a tua santa mcmoria.

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