Carlo Cattaneo - Terre italiane

15 ✓ Tralasciando la storia del Trentino, perchè in gran parte comune con quella della Marca Trevigiana, degli Scaligeri, di Venezia e di Milano, si osserva soltanto circa alla lingua che il dialetto del Trentino è annoverato tra i migliori dell'Italia superiore, e che, se al tempo di Dante esso era peggiore e tenuto dal gran poeta pari a quello di Torino e di Alessandria e poi migliorò di tanto, ciò avvenne perchè quello di queste due città, come delle altre subalpine, non p6tè fare grandi progressi, attese le relazioni politiche speciali di quelle provincie, continuate pe~ molti secoli; mentre la pròvincia trentina, essendo stata dal secolo Xlll in poi sempre più in contatto ed in permanenti relazioni civili e politiche non solo con la Lombardia ma più, colle Provincie venete, ha migliorato sempre più attraverso i secoli, il dialetto, talmente che, come si disse, nei tempi moderni fu reputato tra i·migliori dell'alta Italia. E qui giova citare il passo di Dante, il quale nel Trattato del Volgare Eloquio, lib. I, cap. XV, così s'esprime: « Ora, perchè noi non crediamo che alcuno q.ubiti di quelle città che sono poste nelle estremità d'Italia ... dico che Trento, e Torino ed Alessandria sono città· tanto propinque ai _terminid'Italia, che non panno avere pura loquela; talchè se così come hanno bruttis-simo volgare, così l'avessero bellissimo, ancora negherei esio essèrc veramente Biblioteca Ginu Bianco

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