Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

- 92 - cui 11011le leggi bisogna cercar di mantenere o mo• dificare, ma è il sistema sociale che bisogna cam biare. --------- - • - .. Ciò che ci indigna ancora di p1u, è che ci sicno degli individui tanto audaci da erigersi a giudici dei propri simili. Quando l'autorità pretendeva avere origine divina e la giustizia passava per una emanazione di Dio, comprendiamo che quelli che n'erano investiti si credessero esseri speciali, dotati dalla volontà divina d'una particella della sua 011nipoteoza e infallibilità, e si reputassero atti a distribuire ricompense e castighi al gregge dei poveri mortali. Ma nel secolo nostro di scienza e di libera critica, in cui si sa che tutti gli uomini son fatti della stessa pasta, sono soggetti alle stesse passioni, alle stesse viltà, agli stessi errori; oggi che la divinità agonizzante non scende più ad animare del suo soffio la ragione sempre fallibile degli individui, noi ci domandiamo come possano esservi uomini tanto ignoranti od oltracotanti, eia osare assumersi a sangue freddo, cli proposito deliberato, la terribile responsabilità di togliere ad un altro uomo la vita o una parte della sua indipendenza. Mentre noi, nelle cose più ordinarie della vita di tutti i giorni, non possiamo arrivare, neppure occupandovi i tre quarti del nostro tempo, ad analizzare le cause che fanno agire i nostri vicini immediati e spesso neanche i veri moventi degli stessi nostri atti, - come si può avere la pretesa di giungere a sco8 hoteca vinv 810m,

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