Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

dersi fra loro, ma che, presi indivi'dualmentc o a gruppi, sono così buoni da poter governare gli altri; e che bisogna mettere anzi loro nelle mani la forza necessaria a imporre la propria volontà! Ah! logica disgraziata! come la ragione umana ti dà lo sgambetto! Fiuchè ci saranno persone che comandano, è chiaro che saranno forzatamente in antagonismo con coloro ai quali comandano. Forse che ogni individuo che sta al potere, per quanto possa essere sincero, non ha le sue idee proprie che amera far prevalere? E queste idee, può darsi che sieno buone, ma potrebbero anche esser cattive. Sperdute nella massa sarebbero impotenti; ma con l'autorità nelle mani di chi le professa, saranno imposte a colo"ro pure che non le approvano. E più gli individui al potere saranno sinceri, più saranno inesorabili contro quelli che si ribelleranno alla loro opinione, convinti come saranno di lavorare pel bene dell'umanità. * ... Abbiamo visto nel precedente capitolo che la nostra schiavitù politica è determinata dalla nostra situazione economica: noi abbiamo carabinieri, giudici, ministri, poliziotti ecc. perchè abbiamo i banchieri, i proprietari. Gli uni implicano gli altri. Se giungessimo ad averla vinta di quelli che ci sfruttano all'officina, e arrivassimo a sbarazzarci di chi ci tiene per lo stomaco, non ci sarebbe più bisogno della forza che li difende; questa non avrebbe più ragion d'essere. Oggigiorno v'è d'uopo d'un governo, di leggi, di B liQteca Gin co

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