Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

deputati per farle, d'una magistratura per applkarle, d' una polizia per far valere le decisioni della magistratura, perchè quelli che possiedono hanno bisogno d'una forza per difendere ciò di cui si sono impadroniti, còntro le rivendicazioni di quelli che sono stati spossessati. Ma il lavoratore, che cos'ha egli mai da difendere? che gli importano tutti questi apparecchi e macchinarii governativi di cui è solo a pagar le spese, senza trarne alcun profitto, e che stan li soltanto a provare eh' egli non ha alcun diritto che di morir di fame in mezzo all'abbondanza da lui creata? Nei tetri momenti di rivolta, quando la miseria divenuta più intensa spinge i lavoratori sulla via, sono sempre queste istituzioni (< sociali » che si rizzano davanti a lui e gli sbarrano il cammino dell'avvenire. Bisogna dunque distruggerle; e guardarsi bene dal ricostituire una aristocrazia nuova che avrebbe un solo scopo: godere meglio, di più, e più presto a spese dei suoi prole/li. Ora, ciò che importa non è di scegliere la mano che ci colpisca, ma di non esser più colpiti in alcun modo. Non dimentichiamo che, qualunque possa essere il nome di cui si ammanti la nuova autorital, per quanto benigna questa possa sembrare, quali si sieno i cambiamenti fattivi, .:omunque sia il modo di reclutamento del suo personale, il dilemma sarà sempre lo stesso: - Avranno le sue decisioni forza di legge e saranno obbligatorie per tutti, e quindi ci vorranno istituzioni coattive per farle applicare e rispettare? - Se si, rinunciamo ad esser liberi. - Oppure gli inB lt eca G1 o B

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