Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

- 45 forte epidemia o una forre grandine in danno del vicino », affinchè possa rincarare sul mercato i suoi prodotti; oppure ricorrono allo Stato perchè li « pro• regga ,, colpendo con forti dazii i prodotti dei loro concorrenti; lo sviluppo delle macchine tende sempre più a dividere i lavoratori gettandoli sul lastrico e spin• gendoli a lottare tra loro, per sostituirsi l'uno all'altro nelle occupazioni che di giorno in giorno diminuiscono di numero, in rapporto all'aumento giornaliero di domande. Insomma tutto in questa tradizionale 1 società, tende a dividere gl' individui. Perchè ora noi abbiamo disoccupazione e miseria? - perchè i magazzini sono pieni di prodotti. Come va che gli uomini non hanno ancora avuto mai il pensiero di incendiarli o d'impadronirsene, e procurarsi cosi quel lavoro che vien loro rifiutato e fornire nello stesso tempo agli sfrnttatori quel modo di smerciare i loro prodotti che essi vanno cercando tanto lontano da sè? È perchè hanno paura delle guardie, diranno alcuni. - Tale paura esiste realmente, ma di per se stessa non potrebbe generare quell'apatìa che oggidì ha in• vaso gli operai affamati. Quanti momenti propizi a far del male, senza correre alcun pericolo, si presentano durante la vita e pure non lo si fa per dei motivi che sono tutt'altro che la « paura delle guardie ». E, in fin dei conti gli affamati, se si riunissero tutti, sarebbero tanti, a Parigi per esempio, da non aver paura dei « gendarmi » non solo, ma da poter tenere in scacco la polizia per una giornata intera, ed intanto vuotare i magazzini e fare baldoria una volta per sempre. Vi sono taluni che vanno in prigione per vagabonB ltoteca Gi:io 81arco

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