Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

-39csponendo le idee in un linguaggio uetto, chiaro, preciso e conciso; evitare le parole difficili che non sono comprese che da pochi, cercare di non soffocare il pensiero sotto una fraseologia roboante e ridondante, e non curarsi delle frasi ad effetto. Questo è necessario se si voglion far capire le idee e farle penetrare nelle masse; ma nou possiamo mutilarle col pretesto che non souo accessibili. Se si dovessero eludere tutte le questioni che la massa non è capace di afferrare al primo momento, non rimarrebbe che condannarsi a fare eterne declamazioni, a infilare frasi dopo frasi senza dir nulla. È cosa che fanno troppo bene i retori borghesi, e non vogliamo noi toglier loro tale fuuzione. Se i lavoratori vogliono emanciparsi, devono capire che questa emancipazione non viene da sè sola, ma che bisogna ·guadagnarsela e che istruirsi è una delle forme della lotta sociale. La durata e la possibilità del loro sfrnttamento da parte della borghesia provengono i!!._g!a_nparte dalla loro ignoranza; bisogna che essi sappiano enunciparsi intellettualmente, se vogliono essere capaci di emanciparsi materialmente. Se arretrassero dinanzi alle difficoltà di questa emancipazione che dipende solo dalla loro volontà, che faranno adunque dinanzi alle difficoltà d'una lotta più attiva, in cui occorrerà impiegare una forza di carattere ed una somma di vo• lontà incommensurabili? La borghesia, per quanto inutile e nociva si sia, è riuscita però ad accumulare nei cervelli di molti dei suoi tutte le cognizioni scientifiche necessarie allo f 81bliotec:.i Gino B a co L.

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