Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

Biblio idee per schierarsi fra i difensori della società attuale, quando questa ha offerto loro un utile. Certo, noi combattiamo la società presente perché non sodisfa a tutte le nostre aspirazioni; ma siamo anche convinti che è nostro interesse che la sodisfazione dei propri bisogni sia estesa a tutti i membri della società. ' . • • L'uomo è sempre stato ed è egoista; e tende quindi a fare del suo lo il centro dell'universo. Ma, con lo svilupparsi del!' intelligenza, è giunto a comprendere che se il suo lo vuol essere sodisfatto, ci sono altri lo che vogliono la stessa cosa. Quelli che non erano sodisfatti hanno rivendicato il loro diritto di esserlo. Ciò ha fatto sì che i sentimentalisti, i mistici, per reazione giungessero a predicare la rinuncia, il sacrificio, la devozione al prossimo. I prepotenti, pur continuando a predicare la sommissione del!' individuo alla società, - oltre che con la forza, l'arbitrio si è perpetuato con questa giustificazione dogmatica, - hanno dovuto, nonostante tutto, raddolcire l'oppressione e fare piu largo posto all'iniziativa individuale. Se lo stretto e malinteso egoismo è contrario al buo,1 funzionamento d' una società, la rinuncia e lo spirito di sottomissione e di sacrificio ( 1) sono fune- (1) Nacuralmt.nle qui s'intende lo spirito dì s.'\crificio, secondo il concetto cattolico, nel senso di mortiric:i.zionc delle proprie passioni e tendenze, non quello no-- bilissimo di cui tanti martiri dell'anarchia han dato esempio luminoso, donando la. vita intcr.- per l'idea e per la propaganda. (Nota dtl /,-adu!ture,).

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