Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

Bt>IIQ non deve potersi realizzare a detrimento di un altro individuo; bisogna che il benessere particolare derivi da quello generale e viceversa, e che quando un individuo si sentisse offeso nella sua autonomia e sicurezza, tutti gli altri ne risentano un danno, a cui possano rimediare. Finchè questo ideale non sarà realizzato, finchè questo scopo non sara raggiunto, le società umane non saranno che organizzazioni arbitrarie, contro cui gli individui che ne sono vittime hanno il diritto di ribellarsi. Se l' uomo potesse vivere isolato e ritornare allo stato di natura, non ci sarebbe da discutere sul modo di vivere: ognuno vivrebbe a suo modo. La terra è abbastanza grande perchè tutti possano abitarvi; ma è altrettanto sicuro che, abbandonata a se stessa, offrirebbe a tutti i mezzi di vivere? Ciò è molto problematico; probabilmente ne deriverebbe una guerra feroce fra gli individui, la « lotta per l'esistenza » delle età primitive, in tutto il suo furore. Si dovrebbe ricqminciar daccapo il ciclo dell'evoluzione già percorso, i più forti opprimerebbero i deboli, finchè quelli sarebbero sostituiti dai più intriganti, qnando il valore del denaro avesse preso il posto del valore della forza. Se abbiamo dovuto attraversare tutto questo periodo di lotte sanguinose, di miseria e di sfruttamento che è la storia dell' Umanità, ciò si deve al fatto che l' uomo è stato egoista nel senso più stretto della parola, senza alcun correttivo e nessun raddolcimento. Egli non ha avuto, come scopo del suo associarsi, che l \.>Il O Es

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