Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

nizzazione sociale, rimangono ancora le stesse, e continuano ad opporre le loro dighe ai flutti che le attaccano e vengono, impotenti, a frangersi ai loro piedi, contentandosi di sbriciolarne qualche pietra qua e la. Questi flutti, in momenti di rabbia, possono strapparne anche a migliaia; ma che cosa è una pietra, che cosa sono mille pietruzze, in confronto alla gran massa imponente da cui vengono staccate? Quasi nulla; solo, queste pietre i flutti le trascinan via con sè, e, in un nuovo attacco le scagliano contro le mura da cui l'hanno staccate, e se ne servono come d'ariete per strapparne altre, che si trasformeranno a loro volta in mezzo di o/fesa. La lotta può durare migliaia di anni; la scogliera 11011 appare diminuita fino al giorno in cui, minata dalla base, precipiterà per un ultimo assalto, lasciando il passo alle onde trionfanti. Certamente, noi non domanderemmo di meglio che l'evoluzione della nostra società si compiesse in modo lento ma continuo, e potesse operarsi senza scosse ; ma ciò non dipende da noi. Noi facciamo il nostro lavoro di propaganda, seminiamo le nostre idee di rinnovamento; è la goccia d'acqua che si infiltra, discioglie i minerali, scava e giunge fino alla base della montagna. Possiamo impedire che la montagna crolli, spezzando i puntelli che altri le ha messo intorno per consolidarla ? Solo i borghesi sono interessati a che la trasformazione avvenga senza scosse. Ma allora, perchè invece di tentar di conservare la montagna cosi com e e Ji puntellar)a a tale scopo, non ci ail)tano a <k· B lioteca Gino B1arco

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