Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

147 - si basassero sulla natura umana e il diritto individuale. L'esercito, la patria, la borghesia ed i letterati loro turiferarii li hanno in tal modo ricoperti di lodi e di onori, hanno ammucchiato tanti sofismi e menzogne in loro favore, che son giunti a farli vedere a tutti come dotati realmente delle qualità di cui l'avevano ornati; tanto che nessuno osava più mettere in dubbio l'esistenza delle suddette qualita. Si giunse infatti a sostenere sul serio che l'esercito è il serbatoio di tutte le doti migliori e di tutte le virtù civiche. Non c'era romanzo in cui non si tracciasse il ritratto del « vecchio soldato », modello di lealtà e probità, affezionato al suo vecchio generale, di cui era stato l'attendente, e che seguiva in tutte le peripezie della vita, aiutandolo a sventare i tranelli che gli tendevano invisibili nemici, e finalmente dando la vita per salvare quella de' suoi padroni; oppure, - tanto per cambiare, - salvandone l'orfano, nascondendolo, allevandolo e facendone un eroe, trovandogli infine il mezzo di ricuperare la sua fortuna, toltagli un tempo dai nemici della sua famiglia. Bisogna vedere ! i poeti esaltavano il coraggio dei bravi soldati; l'onore militare, l'obbedienza, la fedeltà, erano le loro virtù più comuni. Ma quando la borghesia ha commesso l'enorme errore di forzare tutti gli individui a passare un tempo più o meno lungo sotto le bandiere, allora sì vide come sotto gli orpelli brillanti, di cui i letterati e i poeti avevan coperto l'idolo, non si nascondesse che infamia e putridume. Il vo- ..; lioteca Gino e arco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==