Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

[3 I pericolo, metter loro in mano delle armi, e dire : « Difendetemi, mentre io mi diverto », così essa ha inventato il culto della Patria. Con l'aiuto di questa menzogna la borghesia ha potuto ridurre i lavoratori a subire, per così lungo tempo, senza discutere, l'imposta del sangue; con l'aiuto del sofisma patriottico, a numerose generazioni ha potuto togliere la porzione più forte e più sana dei giovani, per mandarli a corrompersi moralmente e fisicamente negli ergastoli che si noman caserme, senza che nessuno pensasse a disubbidire e a sottrarvisi, senza che. una voce si levasse per dimandare con qual diritto si pretendeva cambiare per sette anni, poi per cinque e. infine per tre, degli individui in automi, in macchine da uccidere e in carne da cannone. * * * Eppure, pwteste se ne sono avute e se ne hanno sempre; la diserzione e la insubordinazione ci sono state in tutti i tempi, e devon esser nate con la istituzione stessa degli eserciti permanenti. Ma si trattava di atti non ragionati: il disertore, l' insubordinato, il ribelle non pensavano punto di rivendicare un diritto individuale: senza dubbio non erano altro che atti di ripugnanza personale che niuno si davà neppure la pena di analizzare. Con l'andar del tempo, proteste si levarono nella letteratura, contro la guerra e il militarismo ; ma anch' esse non furono che esplosioni di sentimento poco o punto appoggiate da deduzioni logiche, che t:: a rnt:l o,am e 1

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