Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

- 139 - ferta di lavoro, ha per risultato di far alzare i salari e di attenuare così, fra quelli che sfuggono al servizio militare, l'orrore della guerra. » (2). • • Tutto ciò è abbastanza c2tegorico, non è vero? Si vede chiaro che il « sacrosanto amore » dell'entePatria, non è in fondo che l'amore per lo sfruttamento e per i piccoli projiffi. La confessione è completa! essa risponde vittoriosamente a coloro che ci obiettano, che c'è l'opinione pubblica su cui i governanti son costretti a contare, e che una guerra può esser giusta e raccogliere il consentimento generale; che si ha torto di de.clamare contro la guerra in generale, e che vi possono esser casi in cui i governi ci sien trascinati loro malgrado; che, del resto, la guerra è una conseguenza dello stato sociale attuale, e che si può declamare contro di lei e deplorare la sua necessità, ma si è forzati a subirla. Citiamo ancora : « .... Pure, qu2lunque sia la potenza degli uomini che decidono della pace e della guerra, e l' influenza della classe in cui si recluta lo stato maggiore della politica, amministrativo e militare, essi sono obbligati, come abbiamo notato, a contare, in una certa misura, con la massa molto più numerosa i cui interessi sono impegnati nei diversi rami della produzione, per i quali la guerra è un danno; pure, l'esperienza dimostra che la forza di resistenza di que- (1) DE :MOLINARI. Idem, idem, - pag 68 liotecil Gi110ò1 rn o

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