Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

- 129 - guerra, la sorte d' un'altra battaglia j>otrà far passare una parte del paese sotto il giogo d' un'altra nazionalità. Non è stato sempre cosi, in tutti i tempi? In seguito alle guerre che si son fatte tra loro, le nazioni si sono appropriate e poi hanno perdute, e daccapo riprese, le provincie separate da certe frontiere; tanto che il patriottismo di queste prÒvincie sballottato di qua e di là, consisteva nel battersi ora sotto una bandiera ed ora sotto un' altra, a uccidere gli alleati della vigilia, ad essere alleati dei nemici del domani. Prima prova dell'assurdità del patriottismo! E poi, che cosa c'è di piu arbitrario delle frontiere.? Per quale ragione gli uomini situati al di qua d'una linea fittizia appartengono _a una nazione, e non vi appartengono quelli posti al di là? Il lato arbitrario di queste distinzioni, e così evidente che oggi si preferisce ·parlare delle differenze di razza, per giustificare la divisione dei popoli in nazioni distinte. Ma anche questa distinzione non ha alcun valore e non si poggia su alcun serio fondamento, poichè ogni nazione non è di per se stessa che un' amalgama di razze differenti l' una dall'altra, - e ciò, senza parlare delle mescolanze e fusioni che i rapporti, sempre crescenti e piu intimi fra le nazioni, déterminano giorno per giorno continuamente. Da un tal punto di vista, le antiche divisioni della Francia in provincie erano molto più logiche ( f ), poichè tenevano conto delle differenze etniche delle loro po- (,) La $lessa cosa ali' incirca si po1rcbbc:Jirc per l'Italia, I' AU!.1ria, la Cc:r.. mania, b Svi.itera ecc. (.\"1t1 del trod1dt1r,). ho.-~Gd IJi 10 8 Jr C '

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