Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

B - 106 - assassino agli stipendi della società capitalista e autoritaria. La borghesia dice che bisogna fare la guerra ai ladri e agli assassini. Sta bene; ma che cos' i: un ladro e un assassin~? - Individui, si risponde, che vogliono vivere sènza lavorare, a spese della societa. - Ma si dia una" occhiata a questa società, e si vedrà eh' essa formicola di ladri,' che invece d'esser puniti sono protetti proprio dalle leggi che la società ha confezionate. Lungi dal punire l'ozio, essa lo presenta come un ideale, giacchi: ricompensa proprio col piacere del non far nulla quanti posson giungere, non importa come, a ben vivere senza nulla produrre. Vien punito come ladro il disgraziato che, disoccupato, rischia la prigione per rubare un tozzo di pane per sfamarsi, ma tutti si inchinano a capo scoperto al milionario che, per mezzo de' suoi capitali, ha incettato sul mercato le cose necessarie al comune consumo, per rivenderle con un aumento del cinquantà per cento E la gente si affolla umilissima e sommessa nellè anticamere del finanziere che, con una manovra di borsa, ha rovinato centinaia e centinaia di famiglie per arricchirsi delle loro spoglie. Si punisce il delinquente che, per sodisfare i suoi gusti di ozioso e di debosciato, ha fatto una vittima, ha ucciso ; ma chi, se non la società, gli ha inculcato l'amore all'ozio e lo spirito di deboscia? Si punisce costui che opera in piccolo, ma si mantengono interi eserciti per mandarli, oltre monte ed oltre mare, ad « operare » in grande contro popoli incapaci di di-

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