Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

- 105 - delitti passionali, molto rari e su cui giudici e medici sono d'accordo per usare indulgenza, gli attentati contro la proprietà sono quelli che forniscono il più forte contingente di colpe e di delitti. Allora si presenta innanzi a noi il problema, cui solo posson risolvere quanti hanno studiato la Società nella sua natura e nei suoi effetti: « La proprietà è giusta? Una organizzazione che genera un tal numero di delitti è degna d' esser difesa? » Se questo sistema di cose implica tanti atti che sono una reazione ineluttabile contro di lui, significa ché esso è illogico e colpisce troppi interessi, e che il patto sociale, lungi dall'essere stato universalmente e liberamente accettato, è invece snaturato dall' arbitrio e dall'oppressione. È ciò che abbiamo intrapreso a studiare e dimostrare in questo libro, nella lusinga di giungere a· provare ai nostri avversari che, riconosciuto il vizio fondamentale del!' organizzazione sociale presente, evidentemente per distruggere i delinquenti bisogna distruggere lo stato di cose che li genera. Fate che nella società ad ogni individuo sia assicurata la sodisfazione di tutti i suoi bisogni, e che nulla venga ad intralciarne il libero sviluppo; che nell'organizzazione sociale non vi sieno istituzioni che possan servire a ostacolare i proprii simili ; - e allora, anche se restasse qualche natura isolata tanto corrotta e imbastardita dalla società attuale da commettere qualcuno dei delitti a cui non è possibile attribuire altra causa che la pazzia, ebbene a questo disgraziato d·w·rà pensare lo scienziato, non il carnefice, che è un a ino Biarn.o

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