Carlo Maria Curci - Sette libere parole di un italiano sulla Italia

• 84 IL GENIO DI PIO IX. onde la Provvidenza fa pagare al mondo una delle più compiute apologie della Chiesa e del Pontificato ; un disinB'anno il più solenne sulla ipocrita eterodossia italiana. Se nella costanza dei martiri e nella tirannide dei persecutori apparecchiava Iddio le più salde convinzioni per la divinità della sua Chiesa; perchè non avrebbe potuto prepararne un' altra nel genio di un Pontefice non inte• so da molti buoni ed abusato da pochi tristi? E forse che ai disegni della Provvidenza non servono le nostre virtù, i nostri sacrifizi niente meno che i nostri delirii, le nostre codardie e i nostri delitti? Le idee di libertà , il concetto e fino la parola di riforma, benchè avessero un Iato onesto, erano state nondimeno alterate stranamente dal protestantismo nel Settentrione, e potrebbe dirsi che esso ne levasse in Europa la prima insegna. Con queste origini e caldeggiate il più spesso da uomini ostili alla Chiesa, fu natm·ale che quelle idee e quel concetto non trovassero molto liete accoglienze dal Pontificato ed in Roma. Mentre esse colla sembianza di libertà e colla realtà della licenza, col pretesto di riformare e colla rabbia di distruggere sconvolgevano tutto il mondo J trovavano una diga insormontabile sui sette colli. Confesso che avrebbew potuto trovarla troppo ostinata anche allora, che alcune convenienze doveano pet·suadere di adottarne qualche parte: non dissimulo che avrà potuto traforarcisi qualche

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