Carlo Maria Curci - Sette libere parole di un italiano sulla Italia

TENDENZA RELIGIOSA 71 vuol sostituire all'antico già vieto, non si truova che la natura, e tutta la economia soprannaturale della religione vi è annullata. Non fu questa la esplicita intenzione del frate sassone; ma egli certo ne fermava il principio quando, dato alla fede per supremo g·iudicatorio il senso JJrivato di cia· scheduno, veniva pe1· conseguenza a rendere inammissibile tutto quelJo che nel senso privato non può trovarsi; e l'ordine sopprannaturale però appunto che è superiore alla natura, non è possibile che germini dalla natura. A queste necessarie illazioni della eresia luterana la età moderna. in Italia non ha fatto che aggiungere un orpello tolto dal debito della Religione di armonizzarsi colle tendenze, e di provvedere ai nuovi bisogni del secolo. E pet·ciocchè la tendenza precipua del secolo è la più sfrenata licenza, ed il bisogno che più di tutti lo punge è la sete inesausla di godimenti, noi abbiam visto la santità del Vang·elo pro- ~tituita a farla mantice di rivolture e strumento di lieto vivere. Sotto specie di riconciliare il mondo con Cristo, Cristo fù tradotto ad essere un riformatore politico ed un vindice di libertà; col pretesto di acquetare le ire contro la Chiesa, si è pt·eteso che questa dovess' essere complice delle ribellioni e ministra di democrazia; e per ingraziar presso gli uomini il male odiato Vangelo, si è imposto ai Vangelo il debito di felicitar sulla terra il genere umano. Frattanto quanto ci ha nel _ Codice divino di soppranaturale, di severo, e però

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