Carlo Maria Curci - Sette libere parole di un italiano sulla Italia

70 TE"DENZA RELIGIOSA e propriamente anticattolico, che questo se ne può proprio dire l'anima e Io spirito. Lo negherà solamente o chi ha interesse di promuoverlo, o chi avendo il debito di contrastarlo non ne ha il coraggio. O voi guardate le nuove teorie promesse o i nuovi fatti consumati, voi non vi potete riconoscere che una riproduzione miserabile delle vecchie arti per soppiantare la Chiesa, senza che vi manchi questa non meno vecchia, di avere un reietto dal Santuario a capitanarla. Le ultime velenose scritture di prete Gioberti sono di questa falsata tendenza religiosa la espressione più viva, più prolissa e piu completa. Indarno una subdola profanazione di quanto la Chiesa ha di più augusto, indarno un abuso prodigioso d'ingegno e di loquela gli han fornito veli seltemplici a ravvolgersi e riversare sulla celebre società l' agg-re~sione più virulenta alle verità rivelate. La eterodossia, c-ome un fuoco mal compresso, schizza da quelle pagine per tutti i lati, e insigne semplicità ·ci vuole o suprema ignoranza per leggerle senza avvet'lirlo. Tutto si può assommare in que!>te tre parole: un pretto razionalismo coperto della più volpesca impostura, ed illaidito dal genio stesso della menzogna colle sue più maligne e furiose ispirazioni. Le matte adulazioni per quelle sgraziate scritture sono abbastanza per tenerle come senso del p~rtito -prevalente nella Italia superiore. Nel cattolicismo adunque rinnovato , che si

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