Carlo Maria Curci - Sette libere parole di un italiano sulla Italia

TENDENZA RELIGIOSA 69 che libro corso in Italia che sembrava in senso cattolìco, e che trovava simpatie tra quei medesimi che cattolici non erano stati mai; il movimento vers@ il cattolicismo che si osservava nella Inghilterra e nella F1·ancia; ma soprattutto l'avvenimento al sog·lio di un Pontefice che colle opere di tre mesi potè dissipare le nubi di 1wegiudizii agglomeratisi lungo tre secoli attorno al Vaticano, tutti questi furono allrettanti argomenti da farci veder vicinissimo e quasi seguito un ravvicinamento de'traviati italiani alla verità cattolica. Speranza tradita! e noi ci scordammo un poco che la Chiesa fin che pellegrina militando sulla terra non dee aver pace o tregua giammai! Quelle apparenze erano calcolo d'impostura, erano arti scellerate, erano portentose ipocrisie! Si volle affidare i buoni, si voller trarre nella trappola i semplici, si volle indormire chi dovea vegliare e spillarne sacrifizi, condescendenze, almeno silenzio; si volle (e chi sa che non si sarà sperato sul serio?) aver il Papa complice, strumento o mantello ai più iniqui divisamenti, pel' mettedo dali' un dei canti, quando ne sarebbe cessato il bisogno. Pensate? od ii immortali contro il Papato, rancori diuturni contro di Cristo e della sua Chiesa , covati e rugumati tanti anni in una dispettosa impotenza, alimentati di bieche ed infernali speranze, vi pare che avrebber ·potuto spegnersi e rappaciarsi coll' Amni.~tia e colla Consulta di Stato? Il movimento moderno d' llalia ha così invisceralo l'elemento inelig·ioso

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