34 LA CONFEDERAZIONE ITALIANA g·Jorioso pel Toscano essersene ritirato senza aspettarne invito, trovalane bella ed onorata cag·ione. Forse non la troverà il Carig·nano che, abbandonate le leali e pacifiche tradizioni di sua casa, si è lasciato cogliere alla illusione di cingersi la corona di ferro; esso si accorg·erà , ma troppo lat·- . di, "èhe col dispendio del suo onore, colla ruina delle finanze più prosperose d'Italia, col sangue e colle vite dei suoi sudditi, non ha fatto che servire la democrazia. Se il già caduto abbate gli ha fatto grazia di sostenerlo , ciò fu perchè il nome di un Principe, le simpatie dei popoli pu quel nome, e le ambizioni principesche gli sembravan necessarie per la guerra a riprendersi. La sola quistione che pende sul rinvio di Carlo Alberto è quella di opportunità. Il B01·bone ha il grave torto di aver cuor da cattolico per non servire la democrazia, e bt·accio di soldato per vender caro l'esserne vittima. Ad ogni modo sarà un altro caso nella storia del dipendere la salute di tutta Italia dalla incolumilà del trireg-no pontificale. Ma ritraendo un tratto il pensiero da codesto indistinto schifoso di nequizie , di sacrilegi e di vituperi, mi fermo per poco sulla prepotente oppressione che si sta consumando della mag-g-ioranza numerica degl'Italiani, e da quei medesimi che proclamano ogni diritto trovarsi nel popolo , cioè nella maugioranza numerica di esso. Più sotto mi occorrerà rilevare questo vecchio abuso, rinnovato a' dì nostri , di oppt·imere e tirannegg·iare i po-
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