Carlo Maria Curci - Sette libere parole di un italiano sulla Italia

24 LA CONFEDERAZIONE ITALIANA 987 non erano che l'isola di Francia, la Picardia e l' Odeanese : l'ultima parte nel contado di Avignone non ci si aggiunse che nel 179 f ; e vi resterebbe tuttavia la Savoia ed una parte della Svizzera francese. L' llalia meno forse di qualunque altro popolo disposta a codesta unificazione: P Italia che ba taute storie quanti sono i suoi Stati, per non di1·e quante sono le sue città : l' llalia che alla diversità, e dico anche alla opposizione dell'indole tra vari suoi popoli è venuta aggiung·endo invidie e gare municipali afforzate da redate emulazioni e nimicizie; l'Italia che oltre a tanti elementi di divisione, è sospinta dai suoi medesimi rigenera· tori alla pii1 tremenda rottura, quale sarebbe quella nel fatto della religione ; l'Italia, dico, cosi disposta si unificherà in quanto i dernagog·hi Jo avran proclamato; e nazioue orig·inale in tullo avrà l'inaudito priviJeg·io di avervi pensato nel 46 e di averlo eseguito nel 49? Il quale sog·no non si potendo prendere neppur sul serio, noi abbiamo un nuovo e doloroso sperimento di giuste idee travolte, veggendo il concello ragionevole, possibile ed onesto di confederazione falsato e tradotto ad un delirio di unità , la quale oltre al consueto effetto di fornire un nuovo strumento di tirannide o di anarchia, non può neppure iniziarsi senza la fellonia ed il sacrilegio. Codesta infamia di Costituen,te che un pugno di scellerati usciti dalle carceri e dalle galere , o

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