Carlo Maria Curci - Sette libere parole di un italiano sulla Italia

IL GENIO DI PIO IX. 10 ( cessione unica di ci vili grandezze sortire un termine più onorato. Il mondo sarebbe condannato a distruggere quell'opera sovrana di dieci secoli in quel tempo appunto che le tributava più caldi encomi e più alle maraviglie! Il sol timore che noi sentiamo di averla a veder finita, è appunto perchè nella nostra pochezza non ne sapremmo pensare una fine più gloriosa. VI. LA MAGGIORI\NZA E LA MINORITÀ. Valore del suff'l·agio universale. - Come la miuorità si faccia dispotica. --Abuso della parola popolo. - Ministeri popolat·i. - Rappt·esenlanzc non della nazione ma di un partito. - Infamie romane. - Tirannelli. -Chi fa le rivoluzioni? -- Come la maggioranza se ne possa trarre••• L' ha saputo fa re la Francia ; -- non lo ha saputo l'Italia, -- e perchè. -- Egoismo civile. -- Le cam ere torinesi. -- Coraggio del vizio c tl cll a virllt. --Debolezze italiane. -- Rifiulo del sufft·agio dall a maggiol'anza. -- La radice dei nos.tri mali in quel rifiuto - -- Dolorosi disinganni. Il valore che si attribuisce al suffragio della maggio ranza numerica nella Società, è il primo e più iuforme concello sotto cui si presenta la democrazia : è alla sless' ora l'ultimo rifugio pe1· ricostruire l' ordine sociale quand' ~gni altro principio di autorità preesistente fosse venuto meno. La preponderanza che acquistò la prudenza , il sapere, il valore o la virtù è fl'utto di civiltà almeno.

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