Carlo Maria Curci - Sette libere parole di un italiano sulla Italia

100 IL GENIO DI PIO IX. terra un nuovo preg·io della Chiesa; glorificava di una gloria tutta pura ed eminentemente evangelica un grande Pontefice; giustificava da inique .accusazioni il Pontificato; e a tutto questo valeasi delle nostre debolezze, dei nost&·i errori e delle nostre colpe. Dugenlo milioni di cattolici innalzano incessanti suppliche per vedere il loro Pontefice tornare su · quel Quirinale che poco stette a cangiar. si in Golgota! Mentre i demagoghi di Roma dilapidano la eredità de' santi , e stan per metter la mano ai sepolcri degli Apostoli, è una tenerezza a vedere come fuori l'Italia i fedeli lutli, e più i più poveri, soccorrono del sudato loro obolo il padre comune. Non si può sentir senza lngrime come in Francia segnatamente, fino il soldato ed il prigioniero dimezzano il loro pane, e il garzone e la fanciulla prolung·ano le già lunghe ore del notturno travaglio, per ·partecipare all'onore di stender la mano al soccorso di Cristo povero e sofferente nel suo Vicario! nel suo Vicario fatto povero e sofferente per nostra opera ! Dio mio! a quali onte avevate voi set·bata questa misera Italia! onte che ogg·imai agguag·liano le sue sventure, ma sono tuttavia minori delle sue superbie! . Chi sa se quei prieghi confortati da opere sì pietose troveranno ascolto? Ma se la moderna Italia toccherà il vanto di sperperare il dono di Pipino e di Carlomagno, non potrebbe certo quella sue-

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