IL GENIO DI PlO IX. 99 scherarsi che han fatto gli llaliani nemici del Pontificato, chiarendosi pet· quel ehe sono nemici della Chiesa e di Cristo. Tre secoli di declamazioni e d'ipocri sie hanno avuto fine una volta. Abbiamo infradiciati gli orecchi dai protesti di codesto fiore di caltolicismo, che essi sarebbero i più ze. lanti difensori della Chiesa e dei Papi, se la Chiesa fosse più cond iscendente co i popoli, ed i Papi meno restii alle riforme c ivi li ed alle libertà cittadine. Or bene! è venuto un Papa quanto nessuno non avria giammai sognato condescendente coi popoli, facile alle riforme; e fu il Capo della Chiesa che cedeva al popolo non poca parte dci suoi poteri. Che si è concluso? Fu proprio allora che ei proclamò in mezzo alla Italia la bestemmia, che Lutero avea vomitato tre secoli prima, che cioè il potue temporal e dei Papi è una immoralità in religione. Pensate qual s·iuclizio abbiano a portare que sti sie·nori della callolica Chiesa, la quale avrebbe consacrata nei suoi Capi una immoralità per undici secoli! E questi erano che farneticavauo di amore per Pio nono, che ne imploravano e·enuflessi la benedizione! e sotto il peso di un anale ma suppli cavano pci lumi del santo Spirito nella Chiesa di Araceli! E con ciò la Provvidenza spezzava in mano della eterodossia italiana l'arma più poderosa che in questi ultimi tempi abbia brandita ; rircla'va all a
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==