Carlo Boncompagni di Mombello - Il ministero Rattazzi e il parlamento

50 Essél si troYò risoluta eli fatto dal momento in cui lo stato d' (lSsedio introdotto pt'r resistere a quel1'<1ggressione fu mantenuto quélle rimedio a ma li che si crél no 01anifes tali, dacchè quelle provincie vennero a costituire con noi l' unità italica. Per la sola r~utorità del potere esecutivo vi fu stabilito un si stcm~ di governo che deroga al diritto comune e che oggi diviene télnto diflìeile a mantenersi, come ad abolirsi od a modifìcarsi. Ho percorso tntta una serie di fatti: quelli per cui si preparava la spedizione di Gar ibaldi : la prigionia di lui, e dei depntati: i provvedimenti dati contro 1<1 società emancipatrice, lo sta to d'assedio mantenuto ne lle provincie meridionali. In tutle queste contingrnze, le più gravi che possano afl'acciarsi ad un governo e éld una nazione, il ministero non curò di rinvigorirsi con la forza che rassenso del Pa rlamento gli avrebbe dato. In ciò si svela il difetto della presente amministrazione. Perciò essa non ha nè in llalia nè all 'estero la grande autorità morale che sarebbe richiesta d(l!la gravità delle presenti condizioni , e dalla grandezza dell 'oprra che l' Italia deve condurre a tet·- mi ne col concorso di tutti i voleri e di tutte le forze. V li. IJ difetto che ho apposto alla presente ammi· nistrazione sorge dal modo in cui venne formata,

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