Domenico Vaccolini - Biografia di Bartolomeo Ramenghi pittore, detto Il Bagnacavallo

13 e tale che sente non pure del}a scuola romana , che della · fior~ntin~, specialmente della rnaniera di fra Bartolomeo e di Andrea del Sarto, second·o Ini nota il eh. Gaetano Giordani. Nè vuò tac~re ciò che da Bologna· scriveva lo stesso Algarotti nel 1761 ad un suo amorevole «del Bagnacavallo darà bastante c< idea all' amico suo la Sagrestia di S. Miche- « le in Bo~co, dove con penneHo quasi venec< ziano ~1a preso a colorire forn1~ romane. Th'Ia << sopratutto di tal maestro degna è di consi- << derazione una Madonn~ a fresco col putti.. « no in braccio , e un S. Giovannino a piedi « che vedesf nella piazz~ di S. Domenico, la (< qual pittura era n1olto studiata da Guido )). I-Io voluto notare ciò con questo intendimento di purgare il nostro Bartolomeo da una taccia che il Lanzi condi~cendendo singolarmente ai · Vas-ari gli appone: cioè lui avere voluto essere mero copista del Sanzio , ed aver detto esser pazzia presumere di far 1neglio. Quanto alle opere, diresti lui ·avere aggiunto di n1eglio qualche cosa a quella eccellenza dell' Urbinat~; certan1ente niuno saprebbe negare alle pitture del Rar.oenghi un certo morbido e carnoso lombardo che in Raffaele parve solo a desiderarsi. . Quanto alle anzidette parole sono come di maestro, e bene stavangli in bocca~ se come confessa il Lanzi medesimo « il primo a recar nuovo stile in Eo-

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