Ettore Vollo - Maurizio Quadrio

-67più t!ilevanti da assali rs i ed espugnarsi, con un buon colpo di mano, al primo segnale della lotta. Tutto insomma procedeva arditamente , eon cautela e con solerzia senza pari. Mentre i repubblicani apprestavano cosi l'azione, non curanti dei pericoli e dei sacrifizì, Vincenzo Malenchini , C'lpo v isibile dei lafarin iani di Livorno, ebbe un abboccamento con Quadrio, e si disse propenso ad aiutare co'suoi l'insurrezione. Ma le promesM mancarono, come era stato preveduto dai nostri, e i moderati livornesi, al contrario, t entarono ogni espedient e per iscompigliare il lavoro dei r epubblicani. E questa è storia . Si fu appunto dopo qnell'abboccalllento che io, proveniente da Firenze, rividi Maurizio e gli altri amici. Narrai loro come stavano le faccende del parti to in Firenze, e come poco o nulla si pot esse sperare da capi inerti ed assonnati, seppure non impegnati già col pa rtito lafariniano in una azione più o meno lontana, più o meno p iemontese , come .dava a supporre, in certe occasioni, la condotta loro. Gli eventi intanto incalzavano: i preparativi dei nostri, sebbene circondati da assennata cautela, cominciavano a ingenerare sospetti nel governo; qualche parola, sfuggita incautamente

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