Ettore Vollo - Maurizio Quadrio

- 53 - mente ringraziava il legato sardo, senza smettere l'artiglio dal sangue e dall'avere dei patrioti: impiccava g li imprig ionati , condannava in contumacia, i pt•ofughi e, intanto , ne seque ~ sti·ava le sostanze. Superfluo l'aggi ungere che quanto la famigli a Quadrio possedeva nella Valtellina, venne cosl messo sotto sequestro. Alla fin e egli si r idusse a Neuohatel, dond e, scrivendo all 'amico Griileuzoni circa il moto del 6, giudica del governo sardo in questi termini: « L'autorità sarda, se il colpo non fosse fallito, ci avrebbe forse teso ipocritamente la mano , dicendo come nel 1848: Io sono con voi. ~ A Neuchàtel il forte uomo fu visitato dalle febbri, in mezzo alle strette dell'indigenza: « Da molti giorni - diceva - vado su e giù dal letto colla febbre e col mal di capo. - I ra ie i piccoli mezzi sono esauriti ; da casa mia, prima del sequestro, veniva di tanto in ta'lto qualche bocconcello, dopo il sequestro · non v'è modo da pensarci. Non tvovo occupazione. - Hai fatto bene ad affrancar le tue lettere : i 40 centesimi di porto mi fanno vivere mezza giornata. » E l'amico amorevole gli procacciò lavoro, incaricandolo della traduzione di ,un libro.

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