Ettore Vollo - Maurizio Quadrio

- 35 - Giovine Italia. Chiese quale Iddio o qual titano lo a\' Csse creato, e gli dissero: Giuseppe Mazzi !l i. Gius eppe i\Iazzin i ; egli ripetè a sè stesso e gli parve che quel nome risvegliassi), in fondo all'an !ma sua, lontani ricordi, r emin iscenze ann ebbiate, di antica armonia. Senza averlo mai veduto, l'amò, per chè le anime elette sono sor ell e, c forse, come filosofeggia 1Ìn savio dell'antichi tà, fu rono parte di una stella medesima, p rima di scendere in questo breve campo di battaglia. Ne cercò avidamente gli scritti, e, nell e notti di navi gazione, 1i meditò · a lungo; poi quan rlo i plenil uni incantati d ~l nostro mare ecci tavano l a sua fantasia, fra il largo silenzio delle cabine addormentate vigilando al sereno, evocava dinanzi alla sua mento la severa e dolce figu ra del grande proscritto. Come l\fazzin i, egli anelava alla r esurrezione dell 'Italia, come lui era rejJubblicano per istinto e per convinzioni e aveva cuore..e mente da comprenderlo. Giunse cosl il 1846 e apparvero i primi accenni dell a vita r ifl uente per l a vene del1a patria. Nell'april e la Romagna protestava r.ontro il mal governo e cont ro la Corte papale ligia all'Austria; poi nell'agosto il popolo an-

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