Ettore Vollo - Maurizio Quadrio

-30rilevando per ciò molti ssimo la conoscenza di pitì lingue, lo pregò di acconciarsi presso di lui come precettore, dietro conveniente retribuzione. Maurizio accettò, e dopo tanti anni, nel quie to ambiente di quel1a casa, gustò la liet ezza della famiglia. I suoi allievi furono da lui circondati di cure amorose, come se gli fossero stati figliuoli. Ma egli era come l'aquila che, racchiusa anche entro gabbia comoda e dorata, si sente mancare il respiro e anela le rupi nati e. Aveva set" inestinguibile di perigli a prò della causa popolare e pensava sempre alla patria lontana. E un giorao, in cui più forte lo premeva quella smania, si llCcomiatò dagli ospiti gentili, che invano gli mossero cortese violenza a trattenerlo, e si pose in viaggio alla volta dell' Italia. Tor.cò il suolo diletto esultando e, incurante d'og ni 'Pericolo, si spinse fin dentro Milano. Le spie austriache quasi tosto segnalarono la sua presenza, scopersero il suo ricovero - e una notte, la sbirraglia irruppe nella cameretta che gli era asilo, e lo trasse in prigione, perchà il processo, svoltosi contro di lui dopo il 21, attendera la sua vittima. L ' imperatore, a festeggiare non sappiamo

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