Ettore Vollo - Maurizio Quadrio

- 24 - gilanza della polizia imperiale, a battere le campagne - si aggirò ramingo tra i casolari dei coloni, sdigiunandosi alla loro mensa e dormeildo nei loro pagliari. Ma, nella sua nobile alterezza, non To11e mai accettare neppure un tozzo di pane, che non fosse guadagnato dal suo la v oro. Epperò Ect:iveva lettere per gli analfabeti, e, più spesso, sudava a p;paccar lf!gna, a portare acqua, e in altri consimili lavori manuali. Commovente spef..tacolo questo, oggi in singelar modo, fra la gazzarra dei pseudo-fattori d'Italia, arrampicantisi alla cuce agna degli impieghi. Egli, giovane di cultura eletta, primo alla prima battagl ia per la patria: costoro quasi analfabeti. eroi della sesta giornata, oggi lucranti le ]aule sinecure dello Stato. Vagò a lungo. Poi, vinto come da fiera noslalgia, furtinlmente ent.rò in Italia, nella sua Valtellina. I parenti trcpidando nell'abbracciarlo, gli narrarono come l'Austria lo cercasse a morte per Ili sua partecipazione ai moti del 2 1. Gli dissero di un processo svoltosi a Milano, contro di lui e chiusosi colla sentenza capitale. Ma egli, pensoso solo dell'Italia, ansiosamante domandò solt~nto se c'erano speranze di vicina battaglia, se i patrioti vigilavano orerosamente. - Nulla,

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==