Ettore Vollo - Maurizio Quadrio

- JI S - genze: della qual~ opera semplice quanto profi ttavole, abbiamo a t estimonio il suo epistolario, pubblicato poco dopo la sua morte. In esso sono notevolissime due lettere con le quali espone il suo avviso circa i comizi e circa la partecipazione al suffragio parlamentare da parte dei r epubblicani. E, stanteehè i suoi criteri intorno questo secondo argomento, armonizzano perfettamente colle deliberazioni dell'ultimo congresso democratico tenutosi a Genova, ci sembra p rezzo dell"oper3 riportarne i tratti più salienti . « Nella· mia lunga vita - egli dice - ho veduto più <l'una volta il popolo manife3tare la sua volontà, ma ho osservato che l'ha manifestata col fatto, prima che col bollettino nell ' urna. - Nessuno di questi eroici sbalzi usci dai meetings parziali, e ancor meno dai precipuo periodico meeting che ha nome Parlamento. - Tutti sanno che il suffragio universale fu preceduto dalla conquista della libertà. E la genesi fu questa: manifest2zione della Yolontil. coi fatti, terreno spazzato pel Yoto, manifestazione della volonHL coi bollettin i, costituente e il resto. - Il suffragio uni ve rsale preso da sè e ~nsegnato al popolo senza il battesimo detrazione, non è che uno strumento cieco, inazionale. Se fossi mini stro della monarchia, lo concede rei tosto,

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